Riceviamo e pubblichiamo

di Manuel Santoro, segretario nazionale di Convergenza Socialista e direttore della rivista teorica del socialismo, L’Ideologia Socialista

Il compito ultimo di una forza politica socialista è lavorare per il superamento del capitalismo. Non ci possono essere mezze misure. L’obiettivo ultimo dell’umanità è superare il sistema economico capitalista il quale va sostiuito con il socialismo. Il capitalismo uccide poiché è l’unica vera causa che rende l’essere umano merce. Il socialismo, al contrario, è l’unico antidoto che può renderci veramente liberi.

La nostra missione politica, di conseguenza, è riportare il socialismo a casa. Nell’autunno dello stesso anno in cui moriva Frederick Engels, Lenin scrisse il suo articolo biografico sul grande socialista aprendolo con alcuni concetti chiari che ribadiscono come “nella loro opera scientifica Marx ed Engels furono i primi a spiegare che il socialismo non è un’invenzione da sognatori, ma lo scopo finale ed il risultato necessario dello sviluppo delle forze produttive della società moderna. Tutti ora sono consci del fatto che la storia fino ad oggi è stata la storia della lotta delle classi, della successione dei ruoli e della vittoria di alcune classi sociali su altre…Ed ogni lotta di classe è una lotta politica.” Un soggetto politico socialista deve riportare costantemente l’attenzione sul concetto di lotta di classe, di lotta tra i due grandi campi avversi. Oppressi contro oppressori.

Ed esattamente come Lenin nel suo “Che fare?” critica aspramente gli esponenti fautori di una sorta di economismo che allontana le classi lavoratrici dalla lotta politica dirigendola verso forme di lotta di fabbrica per il solo miglioramento delle condizioni economiche dei lavoratori senza alcuna prospettiva politica, è nostro dovere criticare le moderne forme di distrazione di massa che oggi reclutano forze vitali all’interno di sterili profili politici che allontanano il socialismo dall’essere alternativa di struttura al capitalismo. Quanti, oggi, si dichiarano socialisti eppure non hanno nulla di anticapitalista? Se il socialismo, oggi, è solo questione sovrastrutturale, questione di diritti civili e umani senza alcuna prospettiva di reale rottura strutturale, allora il nostro dovere è fare in modo che emerga attraverso il nostro lavoro una idea differente di socialismo, e che tale idea sovrasti e annulli qualsiasi distorsione opportunistica.

Ogni epoca evidentemente ha le sue distrazioni per le classi meno abbienti le quali, invece di concentrare il proprio pensiero e la propria azione sul conflitto tra classi, si perdono nelle sovrastrutture. Se il capitalismo è l’avversario politico dei socialisti, gli opportunisti di oggi (e sono tanti), che si reputano socialisti e alla luce del sole mostrano i loro forti legami con il capitale, non sono altro che strumenti di distrazione di massa in mano ai padroni. E Lenin, così come Marx ed Engels naturalmente, se ci vedesse oggi scriverebbe le stesse parole scritte nel 1895, ovvero che l’opera compiuta “da Marx ed Engels è ora adottata da tutti i proletari che stanno lottando per la loro emancipazione; ma quando negli anni Quaranta i due amici entrarono nei movimenti sociali e nella letteratura socialista del loro tempo, essa era assolutamente nuova. C’erano molte persone, talentuose e meno talentuose, oneste e disoneste, che, assorbite dalla lotta per la libertà politica, dalla battaglia contro il dispotismo dei re, della polizia e dei preti, non riuscivano a vedere l’antagonismo esistente tra gli interessi della borghesia e quelli del proletariato.

Per questo motivo è necessario ripartire da Marx. Il socialismo riparte da Marx ed Engels. E’ assolutamente necessario per evitare che il socialismo venga definitivamente assorbito, nella storia, nella memoria e nello spirito, dai revisionisti e dagli opportunisti dei nostri tempi.

Il nostro compito è riportare il socialismo a casa. Il socialismo viene storicamente e compiutamente definito nella sua funzione primaria sul terreno dello scontro tra capitale e lavoro salariato, poiché si prende coscienza di una lotta tra classi sociali diverse, tra campi avversi, in cui alcuni opprimono mentre tantissimi altri vengono oppressi. Il socialismo è, quindi, compiutamente definito come alternativa strutturale di società, come società altra e diversa che ipotizza un uomo (nel suo significato generale) altro e diverso, poiché parte dal presupposto che siano radicalmente differenti i rapporti di produzione e distribuzione della ricchezza all’interno della società. Così come devono intendersi differenti i rapporti con il concetto di proprietà.

Il socialismo è il fine, in quanto società raggiunta, di un processo in divenire che consiste in una radicale trasformazione della società. Ciò implica che il socialismo è in essenza anticapitalista esattamente nella misura in cui il capitalismo è antisocialista. Se tale è l’essenza del socialismo, possiamo affermare che essa è stata storicamente tradita, occultata, deformata, spesso dimenticata dai primi revisionismi sino ad oggi. Si è coscientemente deciso di appiccicare etichette estranee al termine socialismo, significati distorti per cui nel tempo l’essenza del termine stesso ha assunto fisionomie molto lontane dall’originale. Tutte, però, con un ingrediente in comune: l’abbandono definitivo della lotta politica per la trasformazione radicale della società, da una parte, e il raggiungimento dell’accordo politico con il capitale, dall’altra.

Se, quindi, il socialismo è altro, alternativo, opposto, contro rispetto alla struttura su cui si erge la società capitalista, intendiamo per casa quel luogo in cui si persegue la lotta tra classi sociali stando dalla parte degli oppressi,  senza compromessi, opportunismi o revisionismi, e in cui si persegue una visione della società basata sulla proprietà comune e il controllo democratico dei mezzi di produzione e di distribuzione della ricchezza per il bene comune. Capirete da voi la distanza esistenziale rispetto al capitalismo.

La nostra missione politica, di conseguenza, consiste nel ridare luce al vero significato della parola socialismo, attivando i canali politici per un revisionismo al contrario. Si ritorni a parlare di socialismo come alternativa struttuale di società, alternativa al capitalismo. Non dobbiamo assolutamente lasciare il socialismo nelle mani in cui è stato per troppo tempo. Abbiamo tutti noi la missione di riportare il socialismo sul terreno della coscienza e della lotta di classe. 

Convergenza Socialista

Di AFV

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