26/04/19

I lavoratori colombiani sono scesi in piazza a migliaia ieri per difendere l’accordo di pace. I sindacati hanno organizzato uno sciopero nazionale in risposta alle proposte attualmente discusse in parlamento che minerebbero il processo di pace e conferirebbero poteri ingiustificati al presidente Iván Duque.

“La speranza che ha accompagnato il processo di pace sta iniziando a peggiorare. Solo dal 2018, oltre 500 difensori dei diritti umani sono stati assassinati in un conflitto che continua a devastare le comunità più emarginate del paese. Le azioni del governo del presidente Duque hanno confiscato la proprietà locale del processo di pace e generato sfiducia tra tutte le parti “, ha detto Sharan Burrow, segretario generale della ITUC.

I progressi verso la pace sono rallentati considerevolmente e i negoziati con l’Esercito di liberazione nazionale (ELN) sono fermi. “La Colombia rimane il paese più iniquo sul continente sudamericano – aggiunge Burrow – e ha livelli di concentrazione di terra (la concentrazione della proprietà della terra nelle mani della minoranza più ricca) tra i più estremi al mondo. La libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva delle persone sono spesso indeboliti ed è il paese più pericoloso del continente in cui essere un sindacalista. Mentre queste problematiche di fondo sono riconosciute come fattori che alimentano il conflitto, l’attuale governo ha mostrato scarso impegno per affrontarle”.

Nel frattempo, i sindacati avvertono che alcuni aspetti del piano di sviluppo nazionale attualmente in discussione al parlamento peggioreranno le cose. Le riforme del lavoro, fiscali e pensionistiche che contiene “comporterebbero maggiori disuguaglianze e aumenterebbero il lavoro precario”. Il superamento del Piano è ulteriormente esposto dalla sua proposta di conferire poteri straordinari al Presidente.

Un’ampia coalizione di organizzazioni della società civile si è unita ai sindacati colombiani nel chiedere lo sciopero nazionale di ieri. A livello internazionale, la Confederazione dei sindacati delle Americhe (TUCA) sta mobilitando gli affiliati per azioni di solidarietà in tutta la regione e la CIS ha inviato una lettera che evidenzia tali questioni al governo colombiano

http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2019/4/26/52622-colombia-i-lavoratori-in-sciopero-contro-i-poteri-speciali/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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