Manon Aubry e Manuel Bompard davanti il Ministero degli Interni per la consegna delle liste. le Ministère de l’Intérieur pour le dépôt de la liste.
Francesco Cecchini
Una delegazione composta da diversi candidati della France Insoimise lo scorso venerdì 26 aprile ha depositato al Ministero degli Interni a Parigi la lista ufficiale e definitiva del movimento. Un passo importante, l’ultima pietra nella costruzione della lista guidata da Manon Aubry. Una lista che vuole essere l’immagine della società francese e di tutte le sue componenti. Sia rispetto ai territori, ai gruppi sociali subordinati, alle classi di età. Sono rappresentati anche sindacati e associazioni politiche. Molti come Manon Aubry sono per la prima vota in politica. Un’occasione quindi per inviare veri rappresentanti del popolo al Parlamento europeo, disposti a lavorare per la giustizia sociale, per la pace, per i diritti ecologici e umani, per disposti a lavorare per la giustizia sociale, per la pace, per i diritti ecologici in un programma coerente di rottura di trattati europei che sono la negazione di tutto ciò. La lista europea è ricca di personaggi politici dalle diverse storie. Manon Aubry, non membro della France Insoumise, ma riconosciuta da tutti per il lavoro svolto con lONG OXFAM. Vi sono ex socialisti come Emmanuel Maurel, un ex deputato dellEELV (Europa Ecologia I Verdi in francese: Europe Écologie Les Verts),come Sergio Coronado, un membro del Mouvement Républicain et Citoyen come Catherine Coutard, una militante comunista come Farida Amrani, una figura uscita dallNPA come Laurence Lyonnais; insomma personalità che vengono da molte organizzazioni le tradizioni della sinistra. La lista di France Insoumise non si limita al campo politico, ma contiene persone che denununciano comportamenti illeciti, whistleblower, come Mauricio Garcia Pereira, Céline Boussié, sindacalisti o attivisti sociali come Anne-Sophie Pelletier, Marina Mesure, Bernard Borgialli, Evelyne Becker, attivisti di associazioni come Frédéric Viale, Gabriel Amard, Carole Mare.
Comunque il punto debole in Francia, come d’altra parte in Italia, è la mancanza di unità reale a sinistra. La France Insoumise non è daccordo con chi a sinistra pensa che si possa perseguire una politica alternativa nel quadro dei Trattati europei o che non si possa presentare una strategia seria per uscirne. Inoltre la France Insoumise non è d’accordo con posizoni estremiste come Lutte Ouvriere o le Nouveau Parti Anticapitaliste
Link con precedenti articoli pubblicati da Ancora Fischia il Vento sono i seguenti:
https://www.ancorafischiailvento.org/2018/11/15/il-programma-della-france-insoumise-alle-europee-2019/