Sahara Occidentale 15 Gennaio 2010 Una ragazza saharawi sventola la bandiera saharawi davanti al muro marocchino Il muro marocchino o muro del Sahara Occidentale è un insieme di otto muri difensivi con una lunghezza superiore a 2.720 km costruito dal Marocco nel Sahara Occidentale. È una zona militare con bunker, fossati e campi minati, edificato con l'obiettivo di proteggere il territorio occupato dal Marocco dalle incursioni del Fronte Polisario. A girl from Western Sahara, Saharawi flag flying in front of the Moroccan Wall The Berm of Western Sahara (also known as the Moroccan Wall) is an approximately 2,700 km-long defensive structure, mostly a sand wall (or "berm"), running through Western Sahara and the southeastern portion of Morocco. It acts as a separation barrier between the Moroccan-controlled areas and the Polisario-controlled section of the territory that lies along its eastern and southern border.

Bandiera della Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi

Francesco Cecchni


Il Consiglio marocchino dei Ministri ha riconosciuto che il Marocco non ha sovranità sul Sahara Occidentale. Una decisione che, per quanto opportunistica possa essere, sarà comunque un punto di riferimento per il Fronte Polisario e darà difficoltà politiche al Marocco. Il Consiglio dei ministri marocchino ha riconosciuto ciò, in quanto l’accordo di pesca tra l’Unione Europea e il Marocco, “integra le acque adiacenti (cioè l’Oceano Atalntico) al Sahara occidentale”. E’ un notevole passo indietro: per proteggere le aziende occidentali, il Marocco rinuncia alla sua di sovranità sulle terre che appartengono al popolo saharawi.
Dal parere giuridico del 1975 della Corte internazionale di giustizia, il Marocco sa che la legge internazionale gli vieta di rivendicare la sovranità sul territorio del Sahara occidentale. Hassan II ha violato quanto affermato dalla Corte e ha organizzato l’invasione militare del territorio. Da allora, il Marocco è stata una potenza militare occupante e nessuno stato al mondo ha riconosciuto la sovranità del Marocco sul Sahara occidentale. Per consentire la presenza di società europee sul territorio del Sahara occidentale e nelle acque adiacenti, i leader politici europei (Unione Europea) si riferivano alla nozione di “amministrazione de facto”. La sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 21 dicembre 2016, a seguito dell’esame della denuncia del Fronte Polisario, ha dimostrato che tale nozione non aveva valore giuridico, ricordando che il Marocco “Non è sovrano sul territorio Saharawi”.
Mhamed Khaddad portavoce del Fronte Polisario ha così commentato : ” L’ Unione Europea invece di negoziare con il Fronte Polisario ha preferito farlo con il colonizzatore, ma con un accordo giuridico il cui costo sarà alto per il Marocco. Dato che il concetto di applicazione de facto non ha alcun valore, l’Unione Europea ha deciso che Sahara Occidentale e acque adiacenti vanno integrati, obbligando così a riconoscere che il Sahara occidentale deve essere integrato nell’accordo UE / Marocco. È un’umiliazione per la posizione marocchina e un grande passo indietro “. Ora la decisione dei ministri deve essere convalidata dal parlamento, ma sicuramente il Fronte Polisario utilizzerà tutto ciò per informare e diffondere che il Marocco ha riconosciuto che il Sahara occidentale non fa parte del suo territorio.
Tutto ciò avviene in una situazione non facile per il Fronte Polisario ed il popolo saharawi. Horst Kohler, uomo dell’ ONU per il Sahara Occidentale, ha dato le dimissione. Ufficialmente per motivi di salute, ma come ha affermato il ministro degli esteri della Rasd (Sahrawi Arab Democratic Republic), Mohamed Salem Ould Salek, Horst Kohler si è trovato nella posizione politica e morale di doversi dimettere a causa del sostegno incondizionato della Francia alloccupazione marocchina e allirresponsabilità del Consiglio di Sicurezza nel risolvere il conflitto. Infatti le dimissioni sarebbero giunte dopo la votazione della risoluzione 2468 di fine aprile considerata troppo morbida e sbilanciata a favore del Marocco. I colloqui di pace tra il Fronte Polisario e il Marocco, procedono con lentezza, dopo due incontri a Ginevra, a dicembre 2018 e a marzo 2019, si prevede il prossimo, da definire, per l’estate, e con molte difficoltà. Lo stesso Horst Kohler aveva dichiarato che le posizioni di entrambe le parti sono profondamente divergenti

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Un pensiero su “IL CONSIGLIO DEI MINISTRI MAROCCHINO RICONOSCE CHE IL MAROCCO NON HA SOVRANITA’ SUL SAHARA OCCIENTALE.”

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