Riceviamo e pubblichiamo

“Lo sgombero di Primavalle (Via Cardinal Capranica) con la foto, ormai sin troppo famosa, del piccolo Rayani e dei suoi libri, riporta all’attualità una piaga antica e mai rimarginata. Quella della carenza abitativa nella città di Roma, ma non solo”, commenta Giandiego Marigo, membro della segreteria nazionale di Convergenza Socialista. “La captale risulta emblematica di una generale condizione di assenza dello Stato. Mentre avviene ci tocca, ricordandoci il senso della povertà e indicandoci nell’orgoglio dignitoso di quel piccolo bambino quella classe, forse dimenticata, che si rivede a tratti anche se maltrattata e vituperata.”

“Il ‘Capitano’, ‘Messer Nefandezza’ lo aveva giurato, lui che omette e dimentica con assoluta facilità che i suoi amichetti di CasaPound soggiornano in quella stessa città in una casa occupata. Lui che riesce a relativizzare persino la sua funzione istituzionale, perseguitando le ONG ed i poveri e dimenticando (provate chiedervi perché) scafisti e fascistelli. Però non è dell’On. Matteo Salvini che vogliamo parlare, lo si fa sin troppo ed a noi piace dire con Rachete che di lui non pensiamo niente.”

“Vogliamo riparlarvi di case”, continua Marigo. “Lo abbiamo già fatto a suo tempo ma la cronaca ci impone di rifarlo. Le occupazioni avvengono come risposta alla povertà, al bisogno, all’urgenza a cui lo stato non risponde. Una fra le numerose cose in cui l’assenza di risposta o peggio quella sbagliata crea malessere e disagio sociale. Non enumereremo qui lo scandalo delle case sfitte e in deperimento, la svendita amicale del patrimonio dello stato, non parleremo dell’assenza di investimenti, della latitanza dei gestori di fronte alle emergenze. Della carenza endemica della volontà di risolvere questa dolorosa problematica. Non parleremo della “dittatura bancaria” che sotto il ricatto dei mutui possiede di fatto quasi tutto il patrimonio immobiliare che pretestuosamente definiamo di proprietà degli italiani.”

“Diremo piuttosto quale sia a nostro parere il compito primario dello Stato, sancito per altro dalla carta dei diritti dell’uomo”, conclude Marigo.

Articolo 22

Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l’organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità.

Articolo 25

Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all’alimentazione, al vestiario, all’abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà.

convergenza socialista

Di AFV

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