Dalla rivista Rollingstone. Luigi Di Maio, foto AGENZIA SINTESI / Alamy / IPA


Francesco Cecchini


MATTEO SALVINI E LUIGI DI MAIO
Mentre Matteo Salvini ride molto meno, non balla più e manda bacioni dalle spiaggie italiane e non solo per il maltempo, Luigi Di Maio ride ancora a piena dentatura. Mattia Salvini ha perso tutte le cariche che aveva nel governo Giallo Verde e Luigi Di Maio nel governo Giallo Rousseau perde la carica di Vice Ministro e di Ministro del Lavoro, ma viene mandato agli Esteri; ha, insomma, ancora una poltrona.
DI MAIO GIALLO VERDE
Luigi Di Maio è stato un buon sparring partner del pugile Matteo Salvini, ma come Ministro del Lavoro non ottenuto successi, anzi. Di Maio rivendica come opera sua il Decreto Dignità, ma i numeri provano che cresce l’occupazione, ma non le ore lavorate e i contratti a termine sono meno, ma non vengono compensati da quegli stabili. Il 29 agosto, dopo pubblicazione dei dati dellOsservatorio Inps, ha affermato su Facebook che: Continua il boom dei contratti. Quando scorso luiglio i dati Istat hanno certificato il calo degli occupati è stato zitto, occupato, da buon sparring partner di Salvini, ad affermare che i decreti di sicurezza sono intoccabili. I dati sull’occupazione smentiscono la campagna elettorale permanente di Luigi Di Maio. A luglio 2019 si contano 44mila contratti di lavoro a tempo indeterminato in meno. La disoccupazione torna a salire al 9,9%. Senza dimenticare il boom sì, delle ore di cassa integrazione autorizzate, cresciute a luglio del 33,5% in un anno, con la cassa straordinaria cresciuta del 50,2% e quella in deroga del 317,5 per cento. E così via.
Dopo non aver raggiunto, nonostante la propaganda, l obiettivo di abolire la povertà, durante i 14 mesi al ministero del Lavoro, Di Maio è stato scelto, anche sulla base di precedenti esperienze, per assumere il ruolo di titolare della Farnesina e per rappresentare l’Italia in giro per il mondo.
DI MAIO E GLI ESTERI
LA FRANCIA.
Lo scorso febbraio aprì una crisi diplomatica con la Francia andando a a Montagirs, assieme a Di Battista, nei pressi di Parigi, a incontrare Christof Chalencon, razzista e islamophobo gilet giallo.
L’AMERICA LATINA.
Significativa è la sua frase Matteo Renzi ha occupato la cosa pubblica come Augusto Pinochet in Venezuela, che fa temere che come ministro degli Esteri si occupi della crisi dell’Amazzonia nel Messico e di altro con la stessa conoscenza della geografia politica.
LA CINA.
Era il novembre 2018 e il numero due dellesecutivo gialloverde chiamava simpaticamente Ping il presidente cinese Xi Jinping durante una visita a Shanghai. A poche ore dalla nomina a ministro degli Esteri, Luigi Di Maio è stato preso di mira dalla Xinhua, una delle due agenzie di stampa controllate dal Consiglio di stato cinese, cioè dal governo. Lattacco è arrivato con un lungo pezzo pubblicato in inglese sul sito dellAgenzia Nuova Cina (Xinhua) nel quale veniva passato al setaccio il Conte bis, e al punto del ministro penta stellato si è potuto leggere che quella di Luigi Di Maio, capo del Movimento 5 Stelle, è stata una scelta insolita come ministro degli Affari Esteri. Il 33enne Di Maio, che è stato vice primo ministro nel precedente governo Conte, non si è mai laureato, ha competenze linguistiche molto limitate e ha mostrato scarso interesse per le questioni globali nella sua vita pubblica. Per ragioni diplomatiche dopo poche ore la dichiarazione è stata ritirata, ma ha fatto il giro del mondo. La Xinhua conta uffici in 140 paesi, ed oltre che in cinese e in inglese ha edizioni in diverse lingue tra cui larabo, il russo, lo spagnolo, il francese e il giapponese
L’EGITTO
Ora che ha il potere e la responsabilità di porre in essere quelle conseguenze minacciate nei confronti del governo egiziano, confidiamo che il ministro vorrà come prima cosa richiamare il nostro ambasciatore e pretendere la verità fino ad oggi nascosta e negata. Con queste parole Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio, ricercatore italiano ucciso tre anni e mezzo fa in Egitto, hanno salutato la nomina di Di Maio agli Esteri, che sperano possa portare a una svolta nellinchiesta sulla morte del loro ragazzo. Un anno fa in visita al Cairo, Di Maio ha informato che il presidente Al-Sisi ha detto: Regeni è uno di noi. Non si sa se Di Maio abbia ringraziato Al-Sisi per la dichiarazione.
PROSPETTIVE.
Del il governo giallo-rousseau Salvini è sia un oppositore che un collante, ma come collante è, tutto sommato è debole. Se oltre la mancanza della fiducia, in Senato sembra manchino i numeri e le contraddizioni (infrastrutture, decreto sicurezza, legge elettorale, etc.,etc..) tra grillini e dem esplodessero e vi fossero elezioni prima di fine legislatura non è detto che il Capitano vinca. Salvini non è più capo riconosciuto di un centro destra che presenta divisioni. Forza Italia di Berlusconi non ama Salvini. Si prevede inoltre che il Partito Democratico aumenti i consensi e che la sinistra sotto la guida di Luigi De Magistris, che ha annunciato la sua discesa in campo contro Salvini e la destra in genere, superi la frantumazione, si unisca e cresca. Quello che sembra più sicuro è il dimezzamento dei consensi del M5s, che significherebbe il completo fallimento politico di Luigi Di Maio e la sua fine come capo politico grillino.
Un anticipo sul suo futuro. Il governo Giallo Rousseau non revoca della concessione ad Autostrade perchè nel programma di governo cè scritta una parola precisa e molto diversa: revisione. Così afferma la neo ministro ai Trasporti Paola De Micheli. Era il 20 agosto 2018 quando Di Maio promise pubblicamente che i detrattori della revoca della concessione a società Autostrade “avrebbero dovuto passare sul suo cadavere”.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy