Portugal's Prime Minister and Socialist Party (PS) candidate Antonio Costa reacts after preliminary results in the general election in Lisbon, Portugal, October 7, 2019. REUTERS/Jon Nazca TPX IMAGES OF THE DAY

Dopo la vittoria alle elezioni dello scorso 6 ottobre, il premier António Costa ha ufficialmente presentato il suo secondo governo del Portogallo.

Nessun cambiamento negli equilibri del governo portoghese: come nella precedente legislatura, il socialista António Costa guiderà un esecutivo di minoranza, incassando l’appoggio “caso per caso” degli altri partiti di sinistra. Una formula che ha ottenuto l’approvazione popolare, visti i risultati delle elezioni legislative dello scorso 6 ottobre, che hanno ulteriormente rafforzato il Partido Socialista (PS).

Due giorni dopo le elezioni, era stato il capo di Stato lusitano, Marcelo Rebelo de Sousa, ad incaricare Costa della formazione del nuovo governo, in quanto leader del partito con il maggior numero di consensi. Il cinquantottenne primo ministro si era allora impegnato a garantire la stabilità dell’esecutivo, adoperandosi per raggiungere un accordo con gli altri due partiti di sinistra, il Bloco de Esquerda (BE), guidato da Catarina Martins, e la Coligação Democrática Unitária (CDU), la coalizione di sinistra formata dal Partido Comunista Português (PCP) e dal Partido Ecologista “Os Verdes” . La formula proposta, come nel precedente quadriennio, non vedrà la partecipazione diretta di questi due gruppi nel governo, ma il loro sostegno permetterà comunque a Costa di mantenere le redini del Paese.

Nella sostanza, anche la squadra di governo resterà la stessa, in particolare per quanto riguarda le posizioni di maggior importanza strategica: Mário Centeno è stato confermato come ministro delle Finanze, dopo aver ottenuto per la prima volta negli ultimi quarant’anni la riduzione del debito pubblico portoghese, mentre il ministro dell’Economia, Pedro Siza Vieira, si è visto attribuire il nuovo Ministero dell’Economia e della Transizione digitale, con il compito di traghettare il Paese nella cosiddetta quarta rivoluzione industriale, quella dell’economia digitale.

Jerónimo de Sousa, segretario generale del Partido Comunista, ha sottolineato come il suo partito, pur restando disponibile a sostenere il governo socialista, continuerà allo stesso tempo a criticarne gli aspetti non condivisi: “Il PCP, onorando gli impegni assunti con i lavoratori e con il popolo, non mancherà con la sua iniziativa, disponibilità e determinazione, di far avanzare il Paese e migliorare la vita dei portoghesi, liberando il Portogallo dai vincoli che, a discrezione di PS, limitano e prevengono la risposta ai problemi nazionali e alle aspirazioni popolari“. Allo stesso tempo, l’accordo tra i partiti di sinistra ha permesso al Portogallo di centrare importanti obiettivi e di dare vita a lotte importanti nell’ultimo quadriennio: l’aumento generale dei salari e del salario minimo nazionale, la lotta contro la precarietà e la deregolamentazione dell’orario lavorativo, l’aumento delle pensioni di anzianità e della previdenza sociale, l’assistenza all’infanzia gratuita per tutti i bambini fino a tre anni, il diritto all’abitazione, gli investimenti nel trasporto pubblico, il miglioramento la scuola pubblica, la protezione della natura, dell’ambiente e dell’equilibrio ecologico.

LA SQUADRA DEL GOVERNO COSTA II

Primo Ministro – António Costa
Ministro dell’Economia e Transizione digitale – Pedro Siza Vieira
Ministro degli Affari esteri – Augusto Santos Silva
Ministro della Presidenza – Mariana Vieira da Silva
Ministro delle Finanze – Mário Centeno
Ministro della Difesa nazionale – João Gomes Cravinho
Ministro degli Affari interni – Eduardo Cabrita
Ministro della Giustizia – Francisca Van Dunem
Ministro della Modernizzazione dello Stato e della Pubblica Amministrazione – Alexandra Leitão
Ministro della Pianificazione – Nelson de Souza
Ministro della Cultura – Graça Fonseca
Ministro della Scienza, della Tecnologia e dell’Istruzione superiore – Manuel Heitor
Ministro della Pubblica istruzione – Tiago Brandão Rodrigues
Ministro del Lavoro, della Solidarietà e della Sicurezza sociale – Ana Mendes Godinho
Ministro della Sanità – Marta Feared
Ministro dell’Ambiente e dell’Azione per il clima – João Pedro Matos Fernandes
Ministro delle Infrastrutture e dell’Edilizia abitativa – Pedro Nuno Santos
Ministro della Coesione territoriale – Ana Abrunhosa
Ministro dell’Agricoltura – Maria do Céu Albuquerque
Ministro del Mare – Ricardo Serrão Santos

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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