LA MULTINAZIONALE WHIRLPOOL HA PAURA DELLA LOTTA, ORA AVANTI TUTTA
La direzione della Whirlpool ha sospeso la decisione di chiudere e cedere lo stabilimento di Napoli, licenziando tutti i 400 lavoratori, annunciata per il 1 novembre.
Il padrone ha avuto paura della determinazione nella lotta dei lavoratori e della solidarietà che si era creata attorno a loro, che avrebbe sostenuto anche l’occupazione della fabbrica se la multinazionale fosse andata avanti coi suoi propositi devastanti.
Questo dimostra che la lotta può fermare anche poteri economici che si presentano come invincibili. Gli operai di Napoli hanno fermato la Whirlpool, ma non hanno ancora vinto e sbaglia chi usa oggi la parola vittoria. La direzione dl gruppo ha fatto un passo indietro di fronte alla forza operaia, ma la decisione di chiudere non è revocata bensì solo sospesa. Il padrone fa un passo indietro volendo fare poi due passi avanti, sperando di far smobilitare la lotta e di godere poi dei soliti aiutini politici e sindacali. Gli accordi disastrosi di Embraco, Irisbus, Bluetech, sono lì a mostrare dove vorrebbe arrivare la direzione Whirlpool.
Per questo ora più che mai gli operai devono sostenere la loro posizione di fondo, quella che ha fatto arretrare l’azienda, e cioè: lavoro e salario per tutte e tutti, nessuno a casa, o con la Whirlpool o con la nazionalizzazione. Niente finte riconversioni, niente promesse di future produzioni mirabolanti, o la Whirlpool applica rigorosamente il piano produttivo e occupazionale concordato un anno fa e poi disatteso, o lo stato le porta via la fabbrica e la fa ripartire.
Il padrone ha avuto paura perché gli operai hanno mostrato di non averne, ora avanti tutta così, senza mollare di un millimetro, fino alla vittoria, quella vera.

Pagina FB Giorgio Cremaschi

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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