GolpeDeEstadoEnBolivia Solo 2 giorni fa il Parlamento Europeo ha approvato una mozione con 425 voti favorevoli nella quale si nega che in Bolivia sia in corso un colpo di Stato. Nello stesso documento i parlamentari europei sposano totalmente la tesi della destra boliviana che afferma che le elezioni del 20 ottobre sono state irregolari (vedere link https://www.facebook.com/1034770026536818/posts/3727909637222830/ ).
A sostegno di ciò il Parlamento Europeo porterebbe i documenti che la Organizzazione degli Stati Americani (OSA-OEA) avrebbe presentato.
Ma tutto ciò viene smentito oltre che dai fatti anche dai documenti ufficiali.
Già 3 organizzazioni avevano respinto il comunicato preliminare della OSA che parlava di irregolarità poiché queste irregolarità non erano mai state provate (vedere link https://argentina.indymedia.org/2019/11/15/bolivia-tres-informes-desmienten-la-version-del-fraude/ ), ma adesso è la stessa OSA ad ammettere di non aver redatto un report conclusivo.
La lettera è stata spedita dalla OSA alla CELAG affermando che quando il rapporto sarà pronto sarà inviato, come pubblicato da Evo Morales sul suo profilo twitter (vedere link https://twitter.com/evoespueblo/status/1199776296248774656?s=19 ).
Quindi? Se non ci sono prove né relazione finale perché si continua a citare l’OSA come fonte?
L’OSA, non è un organo imparziale.
È una organizzazione formata dagli Stati Uniti che ne sostengono il bilancio al 60%. Non ha mai ammesso Cuba tra gli stati membri e nelle crisi regionali non si ê mai pronunciata contro colpi di Stato più o meno camuffati ai danni di presidenti di sinistra (Lugo in Paraguay, Zelaya in Ecuador, Dilma in Brasile, Morales in Bolivia) o contro invasioni di stati sovrani (Grenada, Panama) da parte degli Stati Uniti.
Anzi, il suo segretario attuale Almagro, negli ultimi anni, si è contraddistinto per il suo totale ed incessante appoggio ai piani di rovesciamento del governo Maduro in Venezuela.
Una situazione gestita in accordo coi grandi media per far credere che in Bolivia ci siano stati dei brogli che in realtà ad oggi 30 novembre 2019, sono stati gridati per armare violenze di strada e un colpo di Stato ma non sono mai stati provati.
Rete solidarietà rivoluzione bolivariana