La destra golpista venezuelana che si oppone al legittimo presidente Maduro continua a sgretolarsi dopo gli ennesimi scandali di corruzione degli alleati dell’autoproclamato Guaidó e ne chiede la rimozione..
Il presidente del partito di opposizione di destra venezuelano Grande Alleanza Nazionale (GANA), Enrique Aristeguieta Gramcko, ha chiesto martedì scorso le dimissioni del autoproclamato presidente del Venezuela, Juan Guaidó, per aver perso “la legittimità nell’esercizio delle sue funzioni”.
Le dichiarazioni di Aristeguieta sono arrivate dopo che un’indagine pubblicata domenica scorsa (01/12) ha rivelato ulteriori accuse di corruzione contro i collaboratori o i nominati da Guaidó.
Per il leader del GANA, l’autoproclamato “ha permesso scandali di corruzione tra i suoi alleati”. “Sebbene Guaidó avesse avuto legittimità all’origine, ha perso quella legittimità nell’esercizio delle sue funzioni; in primo luogo”, ha detto.
Aristeguieta ha dichiarato anche che “appena decaduto Guaidó, l’Assemblea Nazionale deve nominare un nuovo presidente ad interim (un altro autoproclamato ndr), che assumerà immediatamente la presidenza provvisoria della Repubblica”.
“Il prossimo presidente ad interim non dovrebbe fare gli stessi errori di Guaido”, ha detto l’oppositore del legittimo presidente Maduro.
L’indagine giornalistica pubblicata dal sito web Armando.Info sottolinea il coinvolgimento di nove deputati dell’opposizione – alcuni della commissione per il controllo dei parlamentari – nelle manovre a favore dell’uomo d’affari colombiano Carlos Lizcano, nominato “vice” da Alex Saab e Álvaro Pulido, e accusato dagli Stati Uniti di riciclaggio di denaro nell´acquisto di alimenti all’estero per il sistema CLAP, che fanno parte della rete di approvvigionamento alimentare della nazione.
Secondo quanto riferito dall’indagine, i deputati della destra avrebbero inviato richieste di “indulgenza” a Lizcano alle autorità della Colombia e degli Stati Uniti, affermando che non era coinvolto nei crimini presumibilmente commessi da Saab e Pulido”.
Dopo la denuncia, Guaidó, come presidente della legislatura, ha sospeso i parlamentari. Inoltre, i principali partiti dell’opposizione – Voluntad Popular e Primero Justicia – hanno escluso dalle rispettive posizioni legislative cinque dei deputati presenti nel rapporto Armando.Info. I sottotitoli hanno anche annunciato indagini interne per determinare “responsabilità” e possibili “sanzioni”.
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