Interrogatorio nel film di Giuseppe Pinelli

Francesco Cecchini

A 50 anni dalla strage di Piazza Fontana, giovedì 12 dicembre, la Cineteca di Bologna organizza una serata con il regista Marco Tullio Giordana. Verrà proiettato al cinema Lumière il suo film del 2012 “Romanzo di una strage”, interpretato da Pierfrancesco Favino nel ruolo dell’anarchico Giuseppe Pinelli e da Valerio Mastrandrea nei panni del commissario Luigi Calabresi.

Il 12 dicembre 1969, alle ore 16,37 un’esplosione in piazza Fontana, nel pieno centro di Milano, devastò la sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura, provocando 17 vittime e oltre una novantina di feriti. Si trattava del primo episodio di quella che si sarebbe chiamata in seguito strategia della tensione, l’inizio di uno dei periodi più turbolenti e luttuosi nella storia della Repubblica Italiana. Marco Tullio Giordana prese spunto da un articolo dell’epoca di Pasolini, che era un’analisi di quello che stava succedendo nel Paese, per raccontare non solo i fatti, ma il senso: quello che Pasolini chiama romanzo, il romanzo delle stragi italiane.

Il Romanzo di una strage fa capo ai ricordi personali di Marco Tullio Giordana. Anche per questo gli  sembrò importante nel 2012 filmare la Milano del ’69, con le sue bombe e i suoi luoghi oscuri, per raccontare alle generazioni più o meno giovani un episodio come la strage di piazza Fontana. Una parte dolorosa ma cruciale della storia d’Italia, le cui conseguenze si sarebbero protratte a lungo nel vissuto di un Paese, allora ancora alle prese, nel 2012, con un passato per molti versi irrisolto.

Oggi, passati cinquant’anni,le prove sono diventate finalmente accessibili, a disposizione di chiunque voglia davvero sapere, ma il film pure con i suoi limiti storici è un’ottima occasione per riflettere.

Il link con lo spezzone di film con l’interrogatorio a Giuseppe Pinelli è il seguente:

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy