Foto AFP repertorio
I miliziani siriani sostenuti dalla Turchia verranno riassegnati in Libia per assistere il governo di accordo nazionale (GNA) riconosciuto dalle Nazioni Unite, secondo quanto riferito da Bloomberg oggi.
BREAKING — Turkish-backed Syrian rebels will be deployed to Libya, according to a senior official from UN-backed Libyan govt – Bloomberg23612:00 PM – Dec 27, 2019Twitter Ads info and privacy261 people are talking about this
Prima di questo rapporto, la giornalista investigativa Lindsey Snell ha scritto sil suo profilo Twitter che la Turchia offre ai combattenti dell’Esercito siriano libero (FSA) uno stipendio di $ 2.000 al mese per questi miliziani da schierare in Libia.
TFSA source told me Turkey will be offering fighters from all TFSA factions $2,000/month to go to Libya.3627:18 PM – Dec 24, 2019Twitter Ads info and privacy317 people are talking about this
Mentre le autorità turche non hanno commentato queste affermazioni, ci sono state voci per anni su gruppi come ISIS e altre fazioni di jihadisti che viaggiano dalla Siria, attraverso la Turchia, la Libia o viceversa.
La Turchia è riuscita a garantire il proprio posto in Siria costruendo posti di osservazione in tutta la regione settentrionale del paese; tuttavia, i suoi miliziani alleati non sono stati in grado di ottenere alcun vero successo sul campo, al di fuori della loro breve Operazione Peace Spring.
L’esercito nazionale siriano (SNA), che comprende l’esercito siriano libero e altre fazioni ribelli, ha subito un addestramento rigoroso, motivo per cui la Turchia potrebbe usare le proprie forze in Libia.
Inoltre, le fazioni più potenti nel nord della Siria sono probabilmente Hay’at Tahrir Al-Sham (HTS) e il Partito islamico del Turkestan (TIP).
Questi jihadisti sono i principali gruppi che combattono l’Esercito arabo siriano nel Governatorato di Idlib