di Christopher Lehmann e Christoph Vandreier

L’anno 2020 è cominciato in Germania con una massiccia campagna contro il presunto “terrorismo di sinistra”.

La polizia, politici di spicco e media hanno dichiarato che scontri tra agenti di polizia e giovani che festeggiavano il Capodanno nel quartiere di Connewitzer Kreuz di Lipsia hanno corrisposto a tentativi motivati politicamente di commettere omicidio e stanno diffondendo notizie false per lanciare una massiccia campagna politica mirata a evocare lo spettro dell’estremismo di sinistra.

Ci sono stati “attacchi organizzati con la conseguenza di gravi ferite a persone”, ha dichiarato il capo della polizia di Lipsia, Torsten Schultze.

Il ministro dell’interno tedesco, Horst Seehofer (Unione Cristiano Democratica, CSU) ha concordato: “Questi atti dimostrano che la violenza disumana promana da estremisti di sinistra”. L’ufficio penale dello stato della Sassonia (LKA) ha indicato che stava intraprendendo indagini per “tentato omicidio”.

Il sindaco di Lipsia, Burkhard Jung (SPD), ha inveito ha proposito di una “dura, piccola rete criminale e violenta” e ha detto alla polizia di “arrestare rapidamente questi brutali delinquenti violenti”. L’ex ministro dell’interno tedesco, Hans-Peter Friedrich (CSU), ha parlato del “brutto volto del terrorismo di sinistra”.

Chiunque abbia seguito i notiziari del Capodanno o visitato i siti web del principali giornali, sarebbe spinto a concludere che pericolosi attacchi terroristici abbiano avuto luogo a Capodanno a Lipsia.

Successivamente, dozzine di giornali hanno fatto a gara con titoli quali “Brutale scontro di strada a Lipsia: anarchici caotici cercano di uccidere agenti di polizia” (Tag 24), “Rituali di violenza”, “Un’orgia di violenza” (Koelnische Rundschau), “Agente di polizia di Lipsia ha avuto un orecchio quasi staccato” (Focus), “Tentato omicidio collegato agli scontri di Connewitz” (Leipziger Volkszeitung) e “La polizia mette in guardia contro un nuovo terrorismo del Gruppo dell’Armata Rossa” [Rote Armee Fraction] (Bild).

Già lo stesso giorno dopo è diventato chiaro che tali notizie non avevano alcuna base sui fatti ed erano basate esclusivamente su rapporti della polizia risultati sia falsi, sia contraddittori. Erano stati fatti circolare evidentemente da elementi di destra in seno alla polizia e poi promossi acriticamente dai media. Ferite ad alcuni agenti di polizia sono state gonfiate fuori misura per creare un clima di intimidazione e promuovere i poteri della polizia e delle autorità statali.

L’operazione in stile militare a Connewitz e la reazione aggressiva indicano che la polizia era intenzionata all’intensificazione sin dall’inizio. Testimoni hanno riferito che un elicottero della polizia aveva cominciato a circolare sopra il quartiere a mezzogiorno del 31 dicembre. Secondo residenti locali, la polizia ha fortemente aumentato la sua presenza nell’area e attuato perquisizioni casuali a sera.

Dopo che circa mille persone si erano raccolte a Connewitzer Kreuz per festeggiare la vigilia di Capodanno, gruppi di poliziotti avrebbero attaccato la folla in festa, molestando e ferendo numerose persone innocenti. La folla riunita ha reagito lanciando fuochi d’artificio e bottiglie contro la polizia.

La polizia di Lipsia ha immediatamente diffuso un comunicato stampa affermando che i suoi agenti erano stati “attaccati massicciamente con sassi, bottiglie e fuochi d’artificio circa alle 12:15”. Un “gruppo di criminali violenti” avrebbe tentato di “spingere un carrello della spesa incendiato nel mezzo di un’unità antisommossa della polizia”. Un poliziotto colpito da un fuoco d’artificio è rimasto così malamente ferito che “ha perso conoscenza e ha dovuto essere operato all’ospedale”.

L’Ufficio Statale della Polizia Criminale della Sassonia (LKA) ha gettato altra benzina sul fuoco il giorno dopo, dichiarando che le indagini per “omicidio colposo” erano ora modificate in un’indagine per “tentato omicidio”.

Il portavoce del LKA, Tom Bernhardt, ha detto mercoledì scorso che le specifiche circostanze e lesioni subite da un agente di polizia avevano indotto il procuratore pubblico a modificare l’indagine in un reato più grave, significando che non era più considerato una questione di ferite da lancio di oggetti, ma di un attacco deliberato. Il LKA ha affermato in seguito che tre agenti di polizia erano stati attaccati da 20 a 30 persone mentre cercavano di arrestare un sospetto. I loro elmetti erano stati strappati via e un agente di polizia trentottenne aveva subito ferite gravi.

La maggior parte delle dichiarazioni della polizia e del LKA si sono ora rivelate rappresentazioni fuorvianti o rozze esagerazioni. Il giornale taz ha scritto giovedì che, secondo l’ospedale interessato, non c’è mai stata un’operazione d’emergenza, come aveva affermato la polizia di Lipsia. Invece erano state prestate cure all’orecchio dell’agente di polizia sotto anestesia locale. Non c’era mai stato un “pericolo di vita o di imminente perdita dell’udito”. Venerdì anche la polizia ha dovuto ammettere che non c’era stato alcun pericolo di vita e che non aveva avuto luogo alcuna chirurgia d’emergenza.

Secondo il taz il carrello della spesa in fiamme non ha mai costituito un pericolo per la polizia. In base a notizie di testimoni e a numerosi video e foto, il giornale ha concluso che il carrello si era fermato a circa 30 metri davanti alla polizia. Un conflitto violento si è scatenato solo quando la polizia ha attaccato aggressivamente la folla.

Testimoni riferiscono che un agente di polizia era stato portato via dai colleghi dopo l’offensiva della polizia. Aveva ancora in testa l’elmetto e non c’era alcuna evidenza affidabile a sostegno della versione degli eventi fornita dal LKA. E’ anche non chiaro se le aggressioni contro agenti di polizia durante la sera siano state attuate da anarchici politicamente disorientati, festaioli ubriachi o provocatori della polizia.

E’ significativo che anche dopo la rivelazione delle menzogne della polizia, politici di spicco hanno continuato ad attaccare quelli che osavano criticare la polizia e il suo resoconto degli eventi. A guidare il gruppo è stato l’ex presidente del Partito Social Democratico (SPD) e ministro degli esteri Sigmar Gabriel che ha manifestato il suo scontento riguardo a “sapientoni da lontano” che criticano la strategia della polizia, twittando: “Perché dovrebbe essere la polizia a giustificarsi e non i violenti?” Il leader del neoliberista Partito Democratico Libero, Christian Lindner, si è offeso per le limitate critiche delle tattiche della polizia da parte della presidente del SPD Saskia Esken. Lindner ha spiegato: “Quelli che rischiano il collo per noi, meritano il nostro sostegno”.

Questo è il tipo di ragionamento associato a uno stato di polizia. Prima le menzogne della polizia sono adottate dalla maggioranza dei media senza porre domande, e poi chiunque riveli tali menzogne e cerchi chiarimenti è diffamato. Per far valere le sue politiche di lampante disuguaglianza sociale e militarismo, l’élite dominante sta sempre più ricorrendo a metodi autoritari e fascisti per reprimere l’opposizione di massa. Questo sta dietro l’attacco a fondamentali principi costituzionali osservato la vigilia di Capodanno.

Lo scopo della più recente campagna incentrata sugli eventi di Lipsia consiste nell’intimidire chiunque intralci la via all’estrema destra. Dopo due gravi attacchi terroristici dell’anno scorso, attuati da reti di estrema destra – l’assassinio del politico dell’Unione Cristiano Democratica Walter Luebcke e un attacco antisemita nella città di Halle – le reti coinvolte rimangono intatte.

Un’offensiva simile della polizia e dei media ha avuto luogo nel 2017 dopo proteste con il vertice del G20 ad Amburgo. Da allora è stata condotta una campagna sistematica per diffamare quale “estremista di sinistra” chiunque si opponga all’avanzata dell’estrema destra e critichi il capitalismo.

Nel 2018 il Sozialistiche Gleicheitspartei (SGP) è stato incluso per la prima volta nel rapporto dell’agenzia dello spionaggio interno tedesco e descritto come “estremista di sinistra”, anche se la stessa agenzia ha riconosciuto che il partito aveva sempre usato mezzi legali e non violenti per perseguire i suoi scopi. Il SGP è stato diffamato ed è perseguitato unicamente a causa della sua politica socialista.

Da Znetitaly – Lo spirito della resistenza è vivo

www.znetitaly.org

Originalehttps://www.wsws.org/en/articles/2020/01/08/leip-j08.html

Traduzione di Giuseppe Volpe

Traduzione © 2020 ZNET Italy – Licenza Creative Commons

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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