Francesco Cecchini

Manifestazione contro la Francia
Emmanuel Macron, lunedì 13 gennaio, ha accolto a Paul i leader dei paesi del G5 Sahel Ciad, Niger, Burkina Faso, Mali, Mauritania. Partecipano anche il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, il presidente della Commissione dell’ Unione Africana Moussa Faki e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
L’incontro avrà luogo dopo di una delle peggiori perdite subite dall’esercito del Niger, giovedì scorso, in un attacco jihadista: 89 soldati sono stati uccisi nel campo di Chinégodar, vicino al Mali. Mentre lo scopo di Macron è valutare il rafforzamento della presenza dei soldati francesi sul terreno e per mobilitare gli alleati europei,lLa presenza militare francese è sempre più messa indiscussione dai popoli di quei paesi.
Significativa la dichiarazone di Mahamadou Coulibaly a , membro del Groupe des Patriotes du Mali rilasciata a Le Nouvel Observateur del 12 gennaio : La Francia non può più fare nulla qui. Ha mostrato i suoi limiti. Vogliamo che faccia i bagagli, dice Dal 2013 non abbiamo visto risultati concreti. Al contrario, la situazione è peggiorata. I jihadisti sono ora presenti nel centro del paese, sono aumentati gli attacchi ai villaggi e le uccisioni di civili. “. Ricordando che non ha nulla contro il popolo francese, ha continuato così : ” Come, con tutti i suoi mezzi logistici, i suoi droni, i suoi carri armati da combattimento, i suoi aerei da combattimento, l’esercito francese non riesce a contrastare questi terroristi? Siamo stanchi della sua presenza:
Il Groupe des Patriotes du Mali è una delle tante organizzazioni dietro una grande manifestazione avvenuta venerdì 10 gennaio a Bamako, la capitale, per chiedere la partenza delle truppe francesi dal Mali, dove è stata bruciata una bandiera francese

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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