epa06227737 Turkish military vehicles participate in a military exercise near the Turkish-Iraqi border in the Silopi district, in Sirnak City, Turkey, 26 September 2017. The Kurdistan region is an autonomous region in northern Iraq since 1991, with an estimated population of 5.3 million people. The region shares borders with Turkey, Iran and Syria, all of which have large Kurdish minorities. On 25 September the Kurdistan region held a referendum for independence and the creation of the state of Kurdistan amidst divided international support. EPA-EFE/SEDAT SUNA

Aggiornamento dai fronti siriani del 31-3-2020DamascoIn

Siria in questi giorni ha fatto la sua comparsa ufficiale il COVID19 e ha mietuto le sue prime due vittime, due per la precisione.Ma i Problemi della Siria sono più grandi del COVID19 al momento, dalle sanzioni al blocco economico, che limitano la capacità siriana di acquisire medicinali e macchinari anche per far fronte alla normale bisogna per i cittadini indipendentemente dall’epidemia, figuriamoci ora, e poi la situazione di crisi energetica a causa del furto del petrolio perpetrato dagli USA che si sono impossessati dei pozzi e che non li restituiscono al Paese cui appartengono. La Cina ha ufficialmente richiesto che venga immediatamente rivisto il regime di sanzioni e blocco economico che grava su questo martoriato Paese e noi mi domando cosa si attenda, la proposta dei 5 Stelle di prendere in esame la medesima misura in Italia è caduta nel nulla, non presa in considerazione nemmeno dal governo che essi guidano.Dal punto di vista bellico , invece , ci troviamo prossimi allo scadere dell’ultimatum del 31 marzo, scadeva in realtà il giorno 15 ma a causa delle richieste turche, è stato prolungato al 31.In questi giorni abbiamo però osservato come i Turchi abbiano continuato a consegnare materiali e fare affluire armamenti, compresi diversi sistemi antiaerei probabilmente consegnati ai miliziani loro alleati o addirittura ai qaedisti.Resta il fatto che ora andranno eliminati prima di poter procedere alla nuova offensiva ormai necessaria per costringere le milizie a allontanarsi dalla M4, devono spostarsi a nord della stessa, oltre la fascia di 6 Km presidiata da truppe turche e pattugliata assieme alle forze russe.I due sistemi di batterie antiaeree trasportati nella provincia di Idlib sono il vecchio ma più volte aggiornato HAWK della Raytheon americana, sono state filmate due batterie e il sistema turco ATILGAN di cui ho potuto vedere solo un mezzo.In questi giorni molti mezzi e reparti dell’esercito siriano hanno preso posizione nella parte sud della sacca, è evidente che l’attuale cessate il fuoco non durerà molto.

Stefano Orsi

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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