Quale funzione può avere una narrazione falsa sul Covid 19, una narrazione che esalti timori di letalità non superiori alle sindromi influenzali precedenti, una narrazione che falsifica i numeri, le cause di morte, una narrazione che distoglie da un libero dibattito e dalle responsabilità del disastro sanitario ?

Ovviamente la funzione è politica. Addestrare il gregge a rintanarsi nella sua cuccia, ad avere fiducia ai diktat governativi, filtrati dai media con il solito carrozzone di improvvisatori e di tuttologi, di vip e di esperti “Indipendenti”, ad incarcerare le persone in modo da impedirle di avere consapevolezza dei misfatti che Stati Uniti ed Unione Europea stanno compiendo con l’ausilio dei nostri quanto mai squalificati rappresentanti dell’esecutivo e di ciò che rimane del parlamento.
In tal modo esautorati convegni e ovviamente manifestazioni.
a causa delle possibilità reale dei contagi. E’ un buon inizio. In seguito potranno essere ostacolati per la prossima “pandemia” o per qualche altro “male oscuro” da improvvisare.

Ma veniamo alle “farfanterie” somministrate a suon di bazooka per creare il giusto panico.
Innanzitutto i decessi da gennaio a marzo. Inferiore a quelli da sindome influenzale nel 2019 e nel 2018. Secondo l’istituto superiore della Sanità su 14.000 persone scomparse i deceduti per Covid 19 risultavano inferiori alle trecento unità (in molte nazioni-vedi Germania- tra i morti per Covid 19 si sono accorpati individui deceduti per altre malattie).
Anche Borrelli ha fatto una dichiarazione non dissimile.
Sarebbe stato opportuno che la terminologia usata fosse non decessi per coronavirus ma con coronavirus.

Riguardo alle previsioni, vanno ricordate quelle USA (Fauci) attorno alle 300.000 unità. Donald ci disse che avrebbe inneggiato alla vittoria se fossero morti solo 100.000 unità. Fauci ora prevede 60.000 unità con grande irritazione di Donald. Allo stato attuale sono più di 25.000.
In Inghilterra pronosticata una cifra massima di mezzo milione, completamente abbandonata dagli esperti che constatano numeri non dissimili da quelli di una normale influenza.

Riporto ora alcuni brani tratti da un ammirevole scritto (1)
che fa chiarezza su cause e responsabilità di una tragedia che poteva essere limitata nei numeri se i “capitani coraggiosi” del Bel Paese non avessero devastato la sanità pubblica, le università, la ricerca…
“…comincia a profilarsi l’ipotesi che la sia pure scarsa letalità sia stata provocata più che altro da errori di interpretazione diagnostica e dunque di terapia: la polmonite interstiziale sembrerebbe entrarci poco, mentre si tratterebbe di tromboembolia venosa generalizzata, soprattutto polmonare causata dal fatto che molti pazienti sono rimasti con la febbre alta per giorni e giorni senza che si intervenisse per bloccare né la temperatura alta né l’infiammazione. Se così fosse, come sembrerebbe dalla 50 autopsie fatte – il numero più elevato in tutto il mondo – non servono a niente le rianimazioni e le intubazioni perché bisogna innanzitutto prevenire queste tromboembolie: se si ventila un polmone dove il sangue non arriva, non serve a nulla ed è anzi causa di morte perché il problema è cardiovascolare, non respiratorio, sono le micro-trombosi venose, non la polmonite a determinare la fatalità. In poche parole ciò che si è fatto fino ad ora non solo non sarebbe servito a nulla, ma sarebbe stato persino controproducente e infatti dopo che in alcuni ospedali il Sacco di Milano , il San Gerardo di Monza e Sant’ Orsola di Bologna è stato sperimentato il Clexane ( un farmaco antitrombotico) in contemporanea col cortisone, la situazione è cambiata molto e nelle aree in cui operano questi nosocomi le ospedalizzazioni sono crollate verticalmente”.

Il quadro descritto è desolante ma ha un pregio:quello di non raccontarci le solite stupidaggini che hanno uno scopo preciso: quello di attribuire alla spaventosa virulenza del Covid 19 la tragedia cui stiamo assistendo, che invece è soprattutto dovuta al nostro miserabile passato e presente politico, caratterizzato da cialtroni adoratori del profitto, che hanno svenduto il Paese all’oligarchia finanziaria sponsorizzata dall’Unione Europea, pronta ad approfittare dello stato di crisi dell’Italia al di là delle solite fanfaluche del Conte

Il Covid 19 se è stata una disgrazia per la popolazione non lo è stata per lor signori, qualunque sia la strategia, quella del MES auspicata da Olanda e Germania (senza condizioni per il sostegno alla crisi sanitaria ma non certo per gli aiuti alla ripresa economica) con prevedibile commissariamento, oppure quella di Mario Draghi che preferirebbe una forte spesa dello stato per risollevare il sistema bancario e renderlo capace di fornire credito alle imprese e alle famiglie, debito che salirebbe alle stelle e renderebbe la nazione serva dei “mercati”, come è appunto negli intenti di Super Mario: uno stato debole finalizzato al finanziamento delle banche private che diventerebbero così l’asse dominante della crescita a discapito di uno stato deprivato di adeguate istituzioni pubbliche, scuole, sanità, ricerca, stato sociale…

Un osservazione finale. Sono oramai innumerevoli le dichiarazioni di immunologi e di virologi che, in varie aree del pianeta, ritengono eccessuve le misure restrittive applicate in Italia

NOTE
1) Il simlicissimus “Medioevo : in attesa di dormire sotto i ponti” 11/4/20
2)Un osservazione finale. Sono oramai innumerevoli le dichiarazioni di immunologi e di virologi che, in varie aree del pianeta, ritengono eccessive le misure restrittive applicate in Italia, in quanto molto diversa l’interpretazione della pandemia rispetto alla narrazione “ufficiale” in Italia che ha censurato con estrema violenza i pareri e le analisi non conformi

Pubblicato anche su L’interferenza

Di Antonello Boassa

Contro le guerre imperiali innanzitutto, contro le guerre valutarie e del debito, contro le politiche neoliberiste. Contro lo sfruttamento dei lavoratori e dei popoli, contro la devastazione del pianeta, in difesa dello stato sociale e della libertà e dell'uguaglianza sociale di tutte e di tutti, in difesa del mondo animale, Antonio scrive anche per L'Interferenza

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