Andrés Manuel López Obrador e il Treno Maya


Francesco Cecchini


Il Treno Maya è il fiore all’ occhiello del Presidente del Messico, López Obrador, AMLO, ma le foglie si stanno appassendo.
López Obrador afferma che il Treno Maya è un piano ambizioso per generare reddito per le comunità povere e indigene della penisola dello Yucatan: un treno di 6,5 miliardi di dollari e 1.258 chilometri che porterebbe migliaia di visitatori a siti archeologici Maya. Ma oltre i popolo originari anche gli ambientalisti non sono d’ accordo con AMLO e affermano che il treno danneggerà l’ ambiente, portando troppi turisti e nuovi residenti nella regione, il che comporterà un sovraccarico di approvvigionamento idrico, deforestazione e inquinamento. Particolarmente vulnerabile è la selva di Calakmul, un ecosistema con alta biodiversità, che insieme a due riserve adiacenti, in Messico e Guatemala, costituisce la seconda più grande foresta pluviale nell’ emisfero occidentale dopo l’ Amazzonia.
Maria Andrade, direttore di ProNatura Yucatán, un gruppo ambientalista critico del progetto, ha dichiarato. “Nelle foreste tropicali, di grande importanza è la filtrazione dell’acqua. È una risorsa da cui tutti dipendiamo come società. La regione di Calakmul è una delle aree più importanti per la cattura dell’acqua sulla terra Se questa foresta tropicale sparisce, condanniamo all’estinzione specie chiave, carismatiche, emblematiche del Messico”.
Gli ambientalisti portano esempi di iniziative in tutto il mondo di turismo in aree di valore ecologico che hanno fallito. Uno di questi esempi sono le Isole Galapagos dell’Ecuador, dove il governo nel 2007 e nel 2012 ha aperto o ampliato due aeroporti , con un enorme balzo in avanti il numero di turisti. L’ aumento del traffico ha portato specie invasive che hanno ucciso alcuni animali nativi.
Il Treno Maya è solo l’ ultima di una serie di azioni di López Obrador che hanno fatto arrabbiare gli ambientisti, dai profondi tagli che ha fatto all’ agenzia di protezione ambientale del Messico e ai gruppi ambientalisti nella società civile, mentre raddoppiano gli investimenti in Pemex ( Pemex o Petróleos Mexicanos è un’azienda petrolifera pubblica messicana).
Il governo ha anche annullato le gare d’ appalto per progetti di energia pulita nel settore dell’energia solare ed eolica, che secondo gli esperti metteranno in difficoltà il Messico in riferimento agli Accordi climatici di Parigi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra.
“È chiaro che questo tipo (AMLO) non si preoccupa dell’ambiente”, ha dichiarato Gustavo Alanis-Ortega, direttore del Centro messicano per i diritti ambientali, un’organizzazione no profit.
Adrián Fernández Bremauntz, fondatore e direttore esecutivo della Mexico Nonprofit Climate Initiative, ha dichiarato di sentirsi “totalmente tradito”.
Poi c’è il problema del MIA (Dichiarazione di Impatto Ambientale) da parte di FONATUR.

Progetto del Treno Maya. Fonatur non ha rispettato la sua responsabilità di presentare prima della costruzione la Dichiarazione di Impatto Ambientale, un obbligo secondo la Legge Generale dell’ Equilibrio Ecologico.


Il Consiglio Civile Messicano per la Silvicoltura sostenibile (CCMSS) afferma:” Il progetto TreNo Maya, ampiamente criticato per la mancanza di informazioni sulla sua progettazione, portata e possibili impatti ambientali e sociali nella penisola dello Yucatan, continua a evitare la responsabilità legale di presentare la Dichiarazione di impatto ambientale, a cui è obbligato, in conformità con la Llegge Generale sull’ Equilibrio Ecologico e la Protezione dell’ Ambiente”.
In una nota esplicativa FONATUR ( Fondo Nacional de Fomento al Turismo), che dirige il progetto Treno Maya, ha dichiarato che per le prime tre tranche ha ottenuto dal Ministero dell’Ambiente e delle Risorse Naturali un’esenzione per il MIA, sostenendo che si tratta di un mantenimento per riabilitazione e miglioramento dell’attuale binario del treno. In altre parole: per evitare la dichiarazione ambientale FONATUR ha equiparato la costruzione del treno Maya ad una semplice manutenzione del binario esistente, al fine di rispettare gli standard internazionali in termini di servizio ferroviario, ambiente e sicurezza, nonostante il fatto che Il megaprogetto prevede di raddoppiare i binari, aumentare significativamente il numero di treni e tagliare la vegetazione a 20 metri di distanza dlle linee. CCMSS ha inoltre dichiarato: “Un progetto infrastrutturale di questa portata, che include un investimento pubblico di oltre 140 miliardi di pesos, deve essere valutato in modo esaustivo, tenendo conto di tutti i dettagli del progetto esecutivo, un documento che FONATUR, l’ entità responsabile dello sviluppo del Treno Maya, ha dichiarato inesistente .

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: