Importanti dichiarazioni questo venerdì del presidente libanese Michel Aoun sull’indagine in corso da parte delle autorità del paese per accertare le cause della devastante deflagrazione che martedì scorso ha cancellato il porto della città con almeno 154 morti e oltre 5 mila feriti.
Il presidente libanese Michel Aoun ha indicato che le circostanze in cui si sono verificate le esplosioni sono ancora oggetto di indagini, ma che non si esclude la possibilità che le detonazioni possano essere il prodotto dell’azione di forze straniere con l’aiuto di un missile o di una bomba. “La causa dell’esplosione non è stata ancora identificata, esiste una possibilità di interferenza da parte di forze esterne attraverso l’uso di un missile o di una bomba, o altro tipo di attività”, ha precisato Aoun.
Il Capo di Stato libanese ha chiarito come l’inchiesta si stia concentrando nell’appurare casi di negligenza da parte dei responsabili della manipolazione del nitrato di ammonio – la sostanza che avrebbe causato l’esplosione – presente in un magazzino nei pressi del porto.
In relazione alla visita di Macron di ieri, Aoun ha dichiarato di aver fatto richiesta formale al presidente francese di visionare le immagini satelittari del porto di Beirut per aiutare ad appurare con certezza le cause della deflagrazione. E in caso di diniego francese, ha proseguito il presidente, il Libano si rivolgerà ad altri paesi.