Jorge Amado e la moglie Zelia Gattai


Francesco Cecchini


Agosto è un mese importante nella biografia di Jorge Amado. Nacque a Itabuna il 10 agosto 1912 e morì a Salvador de Bahia il 6 agosto 2001, a quasi 90 anni. Dopo la cremazione, le ceneri furono portare nel giardino della sua casa di Rio Vermelho, Fiume Rosso.
Quando aveva solo 18 anni, nel 1931, pubblicò il primo romanzo “Il paese del carnevale”. Da questo a “Cacao”, del 1933, a “Sudore”, a “Gabriella, garofano e cannella” e così via, tutti i suoi libri hanno raccontato le trasformazioni del Brasile e dellla sinistra brasiliana.
Nel 1932, a vent’ anni, si iscrisse al Partido Comunista Brasileiro (PCB) e per la sua militanza comunista soffrì la prigione. La prima volta nel 1936 venne imprigionato a Rio de Janeiro, accusato di aver partecipato alla Intentona Comunista, un tentativo di golpe contro il governo di Vargas della Aliança Nacional Libertador
Libero, viaggiò per il Brasile e venne di nuovo arrestato. Liberato nel 1938, si trasferì a São Paulo. Nei primi anni 40, per fuggire alla polizia politica di Vargas, andò in esilio a Buenos Aires e a Montevideo, nel 1941 e nel 1942. .
Nel lavoro e nella vita ebbe accanto per 56 anni una donna speciale: Zélia Gattai, figlia e nipote di anarchici italiani emigrati in Brasile. Con lei condivise tutto, dalla revisione dei libri allamaro esilio che li vide fuori del Brasile per lungo tempo. Si conobbero nel 1945, durante il 1° Congresso degli Scrittori Brasiliani, a São Paulo, e Jorge Amado se ne innamorò subito.
Jorge Amado vinse vari premi letterari, nel 1946 ottenne il premio Stalin per la letteratura. Come molti comunisti di allora fu stalinsta, per poi allontanarsi dallo stalinismo
In un’ intervista rilasciata a Gianni Minà alla domanda
G.M.: Da unintervista televisiva di Carlo Mazzarella del 1978, nella quale lei racconta che cosè uno scrittore brasiliano o latinoamericano, emerge limpegno degli intellettuali di questo continente e in particolare suo, riguardo ai problemi della gente. Lo stesso impegno non si coglie, invece, in molti intellettuali europei chiusi in una sorta di torre davorio.
Jorge Amado ha così risposto.
J.A.: In Europa la letteratura discute le idee, in America Latina i fatti! La letteratura europea, in qualche modo, ha raggiunto un livello diverso e discute di cose che spesso non hanno rapporto con la vita quotidiana. Non parliamo della vita, perché la vita è così povera e meschina che obbliga lo scrittore a osservarla.

Tessera del Partito Comunista Brasileiro di Jorge Amado

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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