George Bush e Luigi Di Maio.


Francesco Cecchini


LUIGI DI MAIO PER IL PATRIOT ACT.
“Si tratta di iniziare a pensare a qualcosa di più grande e che riguardi tutta lUe: un Patriot Act sul modello americano, ad esempio, perché oggi siamo tutti figli dello stesso popolo europeo”, così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook a commento delle stragi a Nizza e Vienna, rivendicate dallISIS, che hanno insanguinato lEuropa. Il richiamo al Patriot Act statunitense, da declinare in chiave europea, però, è quantomeno infelice ed è stato così commentato da Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista in una lettera a Il Manifesto del 5 novembre.
Ma Di Maio sa cos’ era il Patriot Act? Non sappiamo se si tratta di ignoranza o di preoccupante propensione autoritaria, ma che il ministro degli esteri pentastellato proponga un Patriot Act europeo è, in ogni caso preoccupante. Che Di Maio prenda a modello George Bush è molto grave, visto il ruolo che riveste. Il Patriot Act è stato uno dei provvedimenti più contestati di George Bush jr contro il quale si sono levate le voci critiche di personalità come Noam Chomsky e Michael Moore, che un tempo venivano citate nel blog di Beppe Grillo, ma che evidentemante Di Maio non leggeva. Il Patriot Act consentiva a CIA, NSA e FBI di intercettare e raccogliere informazioni su chiunque senza autorizzazione e di arrestare sospetti senza limitazioni o senza notizie di reato. Non vorremmo però che non si tratti di parole in libertà, ma di una tendenza a livello europeo a implementare programmi di sorveglianza come quelli implementati negli USA. Certo che da Julian Assange a Gerge Bush ne ha fatta di strada il M5s. Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione comunista.
Si trattava infatti di una norma che rappresentava una delle pagine più buie della già non gloriosa storia statunitense. Il Patriot Act, ha non solo esteso in maniera abnorme il potere dei servizi segreti, ma legalizzato, di fatto, la tortura. Sulla scia del Patriot Act vennero rimosse ogni tipo di restrizioni: conversazioni telefoniche, e-mail, cartelle cliniche, transazioni bancarie e finanche perquisizioni domiciliari anche in assenza dellinteressato. Una disposizione, il Patriot Act, che verrà però cancellata in quanto ritenuta incostituzionale.

Luigi Di Maio per il Patriot Act


LUIGI DI MAIO CONTRO IL POPOLO PALESTINESE.
Quella sul Patriot Act non è l ‘ unica cosa criticabile che Di Maio ultimamente fa o dice.
Di Maio, che nel 2016, prima delle elezioni politiche, si professava convinto sostenitore dei palestinesi e addirittura promise il riconoscimento dello Stato di Palestina quando il M5S sarebbe arrivato al governo, ora ha radicalmente cambiato posizione.
BDS Italia (sezione italiana per il movimento a guida palestinese per il boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele) ha condannato le dichiarazioni fatte dal ministro degli esteri Luigi Di Maio in visita ufficiale in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati nei giorni 29 e 30 ottobre, denunciando la continuazione di una politica di complicità con i crimini di Israele da parte dellItalia.
In seguito riassumiamo la presa di posizione di BDS Italia su Luigi Di Maio.
Di Maio ha sottoscritto e rinnovato accordi con Israele di cooperazione commerciale e di ricerca in settori strategici, inclusa la ricerca scientifica. Mostrando una preoccupante non conoscenza della realtà politica medio orientale, il ministro ha ribadito limportanza degli Accordi di Abramo, siglati da Israele con alcuni paesi arabi (UAE, Bahrein e Sudan) con lobiettivo di rafforzare lalleanza militare contro lIran e indebolire il sostegno alla causa palestinese, affermando che la loro firma, è un contributo positivo verso la pace e la stabilità in Medio Oriente, in quanto questa normalizzazione contribuirà a creare nellarea condizioni di stabilità, dialogo e sviluppo condiviso favorevoli al riavvio di negoziati diretti tra israeliani e palestinesi con la prospettiva di una soluzione a due Stati giusta, sostenibile e praticabileTali dichiarazioni sono in linea con la presa di posizione benevola nei confronti del cosiddetto Accordo del Secolo di Trump che Di Maio definì uno sforzo per la pace, ignorando il fatto che fosse stato elaborato alle spalle del popolo palestinese e della sua rappresentanza politica e aprisse la strada al riconoscimento formale della annessione di fatto da parte di Israele di larghe porzioni di territorio palestinese che continua da decenni. ha accuratamente evitato di parlare delle violazioni israeliane dei diritti umani e del diritto internazionale nei confronti dei palestinesi. Ha però esortato la parte palestinese ad accelerare sul percorso di pace, che significa implicitamente laccettazione del piano Trump. Di Maio ha confermato ancora una volta la politica di complicità dell Italia nei confronti del regime israeliano di occupazione militare, colonizzazione e apartheid, anteponendo accordi commerciali e di cooperazione militare e nel settore della sicurezza al rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale.

Luigi Di Maio in visita a Israele e ai territori palestinesi occupati.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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