Abbiamo guadagnato una posizione. Nel 2019 l’Emilia-Romagna era la quarta regione italiana per interdittive antimafia emesse, nel 2020 è la terza.
L’Emilia Romagna è la terza regione in Italia per lavoratori irregolari, è l’unica regione, insieme al Piemonte, che conta al proprio interno tutte le mafie italiane e tutte le mafie straniere. È qui che si è svolto Aemilia, il secondo maxiprocesso del nostro paese contro un’organizzazione criminale di stampo mafioso, dopo quello di Palermo del 1986.
In Emilia-Romagna la criminalità organizzata ha oggi un radicamento senza precedenti, anche grazie alla collusione di settori della società e della politica che hanno aperto le porte dell’economia e delle professioni alle mafie.
Tutto questo non possiamo accettarlo e ciò che è stato fatto è evidentemente insufficiente.
Stefano Lugli PRC