Il Gruppo di Puebla, orgaismo politico ed accademico di cui fanno parte esponenti della sinistra latinoamericana, ha affermato che “le elezioni parlamentari di domenica in Venezuela si sono svolte con normalità”, sollecitando gli Stati Uniti a mettere fine all’embargo economico imposto al Paese caraibico.
In un comunicato rilanciato dall’agenzia di stampa argentina telam, il Gruppo ha anche sostenuto che “il cammino democratico è la via migliore per superare la crisi che attraversa il Venezuela”. La presa di posizione contrasta con quella assunta da numerosi Paesi – fra cui Usa, Unione europea (Ue), Canada, Colombia, Cile e Brasile – che non hanno riconosciuto la validità della consultazione elettorale, giudicata “non trasparente”. Infine, il comunicato il Gruppo di Puebla “sottolinea la necessità di riattivare il dialogo cominciato da alcuni Paesi della regione per reperire una via d’uscita giusta, pacifica e democratica per la crisi venezuelana, che comprenda l’integrazione da parte dell’opposizione, che si è autoesclusa da queste elezioni, nei futuri processi elettorali e nell’ottenere la fine immediata dell’embargo economico”. Del Gruppo fanno parte, fra gli altri, gli ex presidenti dell’Ecuador, Rafael Correa, del Brasile, Dilma Rousseff, del Paraguay, Fernando Lugo, dell’Ecuador, Rafael Correa, e l’ex presidente del governo spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero.