Ipotesi demenziali. Sogin, la società responsabile dello smantellamento degli impianti #nucleari e della gestione dei #rifiuti #radioattivi, ha comunicato l’elenco dei luoghi potenzialmente idonei per il deposito nazionale delle scorie nucleari. Sono 67 i siti individuati in altrettanti comuni distribuiti in sette regioni (Piemonte, Lazio, Puglia, Basilicata, Sardegna, Sicilia, Toscana). Tanto per dire dell’assurdità delle scelte operate basti fare un esempio, uno tra i tanti. Un esempio che inficia la credibilità della ricerca effettuata. Il comune di #Pienza (Si), prima città rinascimentale d’Italia, patrimonio mondiale dell’Unesco dal 1996, città ubicata in #Vald’Orcia il cui paesaggio a sua volta fa parte del patrimonio dell’Unesco dal 2004, è stato inserito nelle aree che potenzialmente potrebbero accogliere scorie radioattive. Una ipotesi semplicemente da fuori di testa. Ovviamente ce ne sono molte altre di ipotesi assurde che vanno contrastate. Fortuna che il referendum dell’1987 ha detto no al nucleare in Italia inducendo alla chiusura dei quattro siti nucleari. Le scorie nucleari di quei siti vanno messi in sicurezza ma non con scelte del tutto sbagliate che vanno a scapito della sicurezza delle persone e dei territori.

Ezio Locatelli PRC

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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