Inaugurato lo scorso 5 gennaio presso la Casa della Cultura del 25 aprile di Pyongyang, l’VIII Congresso del Partito del Lavoro di Corea ha proseguito i propri lavori per determinare la composizione del nuovo Comitato Centrale del Partito e le linee da seguire per il prossimo piano quinquennale.

Tra il 5 ed il 7 gennaio, è stato redatto e presentato un rapporto sui lavori del VII Comitato Centrale del Partito della lunghezza di nove ore. Il leader supremo Kim Jong Un “ha analizzato e esaminato in modo completo e approfondito il lavoro del VII Comitato Centrale del Partito, ha stabilito una nuova linea di lotta e politiche strategiche e tattiche compiere un progresso radicale nella costruzione socialista e stabilito compiti importanti per promuovere la causa della riunificazione nazionale e delle relazioni esterne e sviluppare il lavoro del Partito”, secondo quanto riportato dalla stampa nordcoreana.

Secondo Kim Jong Un, il Comitato Centrale del Partito ha adottato misure tempestive per attuare le decisioni prese al VII Congresso del Partito, svoltosi cinque anni fa, ottenendo grandi risultati. Tuttavia, in diversi campi, i, compreso il lavoro economico, “sono stati rilevati gravi errori […] ma si è trattato di deviazioni effettuate nella fase di nuovo sviluppo e nel corso dell’avanzata della causa socialista, ed erano problemi che possono sicuramente essere risolti dalla nostra saggezza e dai nostri sforzi”.

Il 10 gennaio è stata pubblicata una risoluzione “sull’elezione del segretario generale del Partito del Lavoro di Corea“, che ha sancito l’elezione di Kim Jong Un a questa carica. “Per il Partito rivoluzionario, il capo del Partito è la mente superiore della rivoluzione che incarna l’intenzione organizzativa dell’intero partito e il centro della direzione e dell’unità”, si legge nella risoluzione in questione. “Eleggere correttamente il capo del partito diventa un’esigenza ancora più importante e vitale nel momento di portare avanti la causa rivoluzionaria e nel periodo del suo nuovo sviluppo. […] L’attuale Congresso ha pienamente sostenuto e approvato la cortese proposta di tenere in grande stima il compagno Kim Jong Un come segretario generale del Partito del Lavoro di Corea. Il compagno Kim Jong Un è il leader eccezionale della rivoluzione Juche e il grande simbolo e rappresentante del nostro Stato e del nostro popolo dignitosi, che ha realizzato i più grandi successi per il Partito e la rivoluzione, il paese e il popolo con la sua talentuosa saggezza ideologica e teorica, la sua straordinaria leadership ed i suoi nobili tratti”.

La risoluzione sottolinea anche i meriti della leadership di Kim Jong Un, che proprio nel dicembre di quest’anno festeggerà i suoi primi dieci anni alla guida della Repubblica Democratica Popolare di Corea. “Il compagno Kim Jong Un ha garantito fermamente la sicurezza e il futuro del paese e del popolo rafforzando i potenti mezzi fisici per l’autodifesa in modo che nessuna forza di aggressione possa mai provocare la nostra capacità di difesa nazionale”, riferisce il testo pubblicato dalla stampa nordcoreana. Ancora, “il compagno Kim Jong Un ha guidato saggiamente la lotta per riadattare e rafforzare l’economia generale del paese e mettere l’economia nazionale su una base moderna e autosufficiente, ha costruito molti edifici monumentali nel paese, che sono il prodotto dello spirito di autosufficienza e di auto-sviluppo, e così ha aperto l’era del grande balzo e dell’innovazione in tutti i campi della rivoluzione e della costruzione”.

Per queste ragioni, “è la solenne richiesta dei tempi e della storia, la volontà generale di tutti i membri del Partito e il desiderio unanime del nostro popolo di tenere invariabilmente in grande stima il compagno Kim Jong Un, l’unico erede e leader della rivoluzione Juche e simbolo della potenza del nostro Stato e bandiera di tutte le vittorie e la gloria, come capo del Partito del Lavoro di Corea”. Da notare che con questo Congresso viene ristabilita la carica di “segretario generale del Partito del Lavoro di Corea”, come era stata denominata nel corso della leadership di Kim Jong Il, mentre Kim Jong Un era stato precedentemente “primo segretario del Partito del Lavoro di Corea” (2012-2016) e “presidente del Partito del Lavoro di Corea” (dal VII Congresso del 2016).

Il Congresso ha provveduto anche al rinnovamento della composizione del Comitato Centrale del Partito. Il 10 gennaio ha avuto luogo la prima seduta plenaria dell’VIII Comitato Centrale, presieduta da Kim Jong Un, in veste di segretario generale del Partito. In questa sede sono stati eletti i membri dell’Ufficio Politico e del Presidium dell’Ufficio Politico del Comitato Centrale del Partito. “Chiarendo il principio e i metodi di lavoro da mantenere e i compiti principali che devono essere svolti dai dipartimenti incaricati della supervisione della disciplina del Partito, il leader supremo ha fatto riferimento alla necessità di rafforzare la guida del Partito per determinare una svolta nell’osservanza disciplina statale e forze dell’ordine in modo da portare avanti il ​​lavoro di definizione della disciplina del Partito e dello Stato in modo unificato e simultaneo”, riferisce la stampa nordcoreana.

Nella giornata dell’11 gennaio, mentre il Congresso era ancora in corso, Kim Jong Un ha ricevuto un messaggio di congratulazioni da Xi Jinping, in veste di segretario generale del Comitato Centrale del Partito Comunista Cinese. Il presidente cinese “ha espresso calorose congratulazioni al Segretario generale Kim Jong Un e al Comitato centrale del Partito del Lavoro di Corea a nome del Partito Comunista Cinese dopo aver ricevuto la lieta notizia che Kim Jong Un è stato eletto segretario generale del Partito del Lavoro di Corea in occasione dell’VIII Congresso”, affermando che la rielezione di Kim Jong Un “ha mostrato pienamente la fiducia, il sostegno e le aspettative di tutti i membri del Partito e degli altri coreani per lui”.

Xi Jinping ha inoltre “espresso la convinzione che il Partito del Lavoro e il popolo coreano si adopereranno per raggiungere gli obiettivi di sviluppo socio-economico e registreranno nuovi e maggiori successi nel promuovere la causa del socialismo in stile coreano sotto la ferma leadership del Comitato Centrale del Partito del Lavoro di Corea guidato dal segretario generale”. Ricordando che i due paesi “sono vicini socialisti amichevoli uniti dalla stessa montagna e dagli stessi fiumi, il messaggio ha sottolineato che è una politica ferma del Partito e del governo cinese proteggere, consolidare e sviluppare con successo le relazioni tra Cina e RDPC”.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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