Francesco Cecchini


La campagna Eran Niñas, Erano Bambine, continua e cresce.
Il 2 febbraio a Buenos Aires, dopo aver marciato per le strade, collettivi sociali e politici hanno manifestto di fronte all’ ambasciata del Paraguay per chiedere giustizia per l’ omicidio cinque mesi fa di due bambine argentine avvenuto in quel paese . Precedentemnte una manifestazione era stata fatta il 2 gennaio e avverrà il due di ogni mese, in quanto il 2 settembre è stato il giorno dell’ assassinio delle due bambine. Uno degli organizzatori della mobilitazione tenutasi precedentemente a Buenos Aires di fronte all ambasciata del Paraguay aveva dichiarato: Il 2 di ogni mese, ci riuniremo davanti alle porte di questa ambasciata del Paraguay per ricordare che non può esserci impunità, che non dimentichiamo o perdoniamo gli assassini delle due bambine argentine per mano dellesercito fascista paraguaiano.
Manifestazioni si sono avute anche a Posadas, Córdoba, Rosario, Resistencia e Salta.
Ancora una volta, le organizzazioni sociali hanno gridato slogan e ripudiato gli eventi che hanno portato alla morte di Lilian e Carmen, entrambe 11 anni, che si trovavano in Paraguay lo scorso settembre e sono state assassinate in un’operazione della Fuerza de Tarea Conjunta, FTC, contro un accampamento dell’ organizzazione guerrigliera Esercito Popolare Paraguaiano, EPP.
Durante la manifestazione, con una forte presenza di polizia, diversi gruppi hanno denunciato anche la scomparsa della figlia di una prigioniera in Paraguay, Carmen Villalba, chiamata Lichita. Durante l’ evento sono stati gridati slogan contro il governo del Paraguay. Quasi alla fine della protesta, diversi partecipanti hanno iniziato a colpire le recinzioni che circondano l’ ambasciata, provocando l’ intervento di poliziotti e sette di loro sono stati arrestati, 4 uomini e 3 donne.
Nei giorni scorsi, in una conferenza, alla quale ha partecipato anche la madre di una delle ragazze assassinate, il premio Nobel per la pace Adolfo Pérez Esquivel ha sottolineato che esistono meccanismi legali, sociali e politici che possono essere utilizzati per chiarire il crimine delle bambine
Pérez Esquivel ha anche affermato che il governo del Paraguay non vuole alcun tipo di indagine o ingerenza e ha chiesto la solidarietà internazionale per chiarire i fatti che hanno portato all’ assassinio di due bambine e scoprire dove si trova l’ altra ragazzina.
Il link con un recente video sulla vicenda è il seguente:


Manifestanti con un cartello che chiede dove sta Carmen Elisabeth Oviedo Villalba, Lichita e denuncia il Paraguay come stato genocida.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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