“Marielle incarnava tutto quello che in Brasile viene osteggiato: donna, nera, lesbica e dei bassifondi. Marielle veniva dalle favelas e si batteva per i diritti degli ultimi. Si batteva per rompere le logiche di un sistema machista, omofobico e misogino. È per questo che l’hanno uccisa”.
(Monica Benicio compagna di Marielle e consigliera comunale di Rio DeJaneiro)
Tre anni fa nel quartiere Estacio veniva assassinata Marielle Franco, consigliera municipale di Rio e attivista per i diritti della comunità LGBTQI+.
Marielle era una combattente, un esempio, una donna piena di energia e progetti.
Dopo tre anni l’assassinio di Marielle è ancora senza colpevoli. A sparare contro l’auto di Marielle e del suo autista è stato un ex poliziotto, utilizzando proiettili in dotazione alle forze armate. Le indagini si sono scontrate con depistaggi e silenzi delle istituzioni locali, e non solo.
Dopo la morte di Marielle, centinaia di migliaia di donne si sono unite alla battaglia per una società più giusta, a partire dalla sua compagna, Monica Benicio. Grazie a loro, Marielle continua a vivere.
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