Oggi 18 marzo dopo un anno di pandemia dobbiamo dire che la strage di Covid in Italia non è frutto di un inevitabile destino, ma di tante colpe del nostro sistema sbagliato e malato, accumulate nel tempo e che ancora continuano a fare gli stessi danni, nonostante l’insegnamento dei fatti.
I tagli alla sanità pubblica, la mancata organizzazione sociale, e soprattutto aver messo l’economia ed il PIL sopra la salute e la vita, fanno sì che il nostro paese sia tra i primi al mondo per morti e mortalità da Covid. E dopo un anno abbiamo ancora le terapie intensive sature e centinaia di decessi al giorno.
Ogni retorica governativa e di palazzo che ignori questo terribile fallimento del sistema paese e delle sue classi dirigenti e che lo copra con la retorica della luce in fondo al tunnel, ogni mistificazione patriottarda della realtà, sono un’offesa alle tante morti che potevano e dovevano essere evitate. E che continuano.
Non è andata e non va tutto bene; dolore, verità e giustizia per i morti e per i vivi e soprattutto, basta parole e imbrogli, METTETE QUEI MALEDETTI SOLDI CHE SERVONO NELLA SANITA PUBBLICA!

Giorgio Cremaschi PaP

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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