Tutti assolti “perché il fatto non sussiste”. Dopo circa 3 anni e mezzo la sentenza della giudice della nona penale Mariolina Panasiti per quattro ex dirigenti del Teatro alla Scala imputati di omicidio colposo in relazione alla morte di una decina di lavoratori esposti ad amianto nei locali del Piermarini, prima delle bonifiche lascia l’amaro in bocca. Tra novanta giorni si potranno leggere le motivazioni. 
“Vergogna, sono stati uccisi per la seconda volta”, hanno urlato alcuni rappresentanti delle associazioni delle vittime dopo la lettura del dispositivo. Respinte così le richieste di condanna del pm Maurizio Ascion: pene comprese fra i 2 anni e mezzo e i 7 anni di carcere per gli imputati: l’ex sovrintendente Carlo Fontana, l’ex referente del Centro diagnostico italiano Giovanni Traina, l’ex direttore tecnico Francesco Malgrande e l’ex dirigente per gli affari generali Maria Rosaria Samoggia.
Nelle repliche il pm Ascione si è detto ancora una volta convinto della responsabilità degli imputati. “La ragione non confessata dell’utilizzo dell’amianto, non accompagnato da forme di prevenzione, è stata il risparmio di risorse per investimenti che avrebbero garantito la messa in sicurezza da situazioni a rischio”, ha affermato.
“Il Teatro Alla Scala – ha ribadito poi – aveva una grandissima rilevanza culturale, imprenditoriale e politica ed era a conoscenza di tutto il percorso normativo, scientifico e culturale sui rischi dell’amianto”. 
In occasione dell’udienza una cinquantina di persona, tra cui alcuni familiari delle vittime, si sono riunite fuori dal Palazzo di Giustizia per per chiedere “verità e giustizia”, con un sit-in organizzato dai comitati, dall’Associazione Italiana Esposti Amianto, Cub info e spettacolo e Medicina Democratica

http://www.controlacrisi.org/notizia/Lavoro/2021/4/30/54000-amianto-alla-scala-di-milano-tutti-assolti-i-dirigenti/

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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