“Il modello neoliberista ha inferto un colpo mortale alle industrie perché ha aperto la strada alle multinazionali e ha generato un’enorme disoccupazione. Il nostro modello economico sociale e socialista di comunità produttiva, al contrario, fa crescere la nostra industria perché crede nei boliviani.

La nostra impresa statale Giacimento del Litio Boliviano (YLB) è rimasta paralizzata dal colpo di Stato. Le nostre aziende sono state un bottino per il governo golpista e abbiamo perso tempo prezioso” ha affermato il presidente socialista boliviano Arce durante il lancio della Convocazione Internazionale per l’Estrazione Diretta del Litio, tenutasi ieri nella città di La Paz.

Il presidente Luis Arce ha poi sottolineato che l’industrializzazione del litio boliviano è una priorità per lo Stato.

“L’agenda 2021-2025 per l’industrializzazione del litio è ora la nostra priorità, ecco perché abbiamo progettato una strategia di industrializzazione verso il bicentenario del Paese.
Con questa strategia la Bolivia segnerà una nuova pietra miliare nella sovranità dell’amministrazione delle sue risorse naturali, dopo aver compiuto un percorso arduo affinché il popolo boliviano possa gestire e beneficiare delle proprie risorse naturali.

Così come nella questione del petrolio abbiamo portato a termine un lungo iter per arrivare alla nazionalizzazione e alla gestione delle risorse naturali a beneficio dei boliviani, oggi è imperativo fare anche un salto di qualità nell’amministrazione del nostro litio” ha affermato Arce durante la conferenza.

Esperti internazionali hanno partecipato all’evento, in rappresentanza delle società Uranium 1G (Russia), Gangfeng Lithium (Cina) ed EnergyX (Stati Uniti), tra le altre.

L’obiettivo del governo socialista è raggiungere la produzione di litio e trasformarlo industrialmente (in batterie ricaricabili) realizzando occupazione e valore aggiunto e non solo la vendita della materia prima.

In base a ciò si promuove il rilancio del processo di industrializzazione di questo metallo (chiamato anche oro bianco) che mira anche a velocizzare alcuni progetti, come segnalato a inizio aprile dal ministro degli Idrocarburi e delle Energie, Franklin Molina.

Dopo il colpo di Stato del novembre 2019 contro il presidente Evo Morales, il governo golpista ha paralizzato per 11 mesi il piano di industrializzazione del litio, che fino a quel momento aveva richiesto circa 10 anni.

Nelle parole del presidente Arce, il controllo delle riserve di questo metallo in Bolivia è stato uno dei motivi che hanno motivato il rovesciamento del governo Morales sotto la spinta degli Stati Uniti d’America.

Rete solidarietà rivoluzione bolivariana

https://www.bolivia.com/actualidad/nacionales/presidente-arce-ratifica-prioridad-del-estado-para-industrializar-litio-305906

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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