Pasquale Cicalese

A luglio era diceria, vabbé, si diceva, sono voci. Quali erano queste voci? Che il governo cinese invitava le imprese cinesi ad importare beni italiani.

Ne seguì una lunga marcia, un mese sembrava si arrestasse, ma poi proseguì.

Nel mese di marzo la Cina aveva aumentato l’import del 69% dall’Italia, ma sembrava l’onda lunga della decisione di maggio 2020.

Poi i rapporti con l’Italia sembravano raffreddati, a causa dell’ostracismo sia del governo sia, soprattutto dei media italiani.

E invece no. Non scalfisce l’amicizia che i cinesi provano per noi, nonostante tutto.

Prova? Oggi la General Administration of Customs, il ministero delle dogane cinese, ha pubblicato le tabelle relative al mese di aprile. L’import di beni italiani è aumentato del 71% (avete letto bene, altrimenti andate nel sito), il più alto dei paesi occidentali e il secondo di tutto il mondo (ci precede l’India con il 94%).

Morale della favola: stiamo ai fatti, un continente di 1,4 miliardo di persone è amico nostro, nonostante tutto. A molti può non piacere, ma cosa pensate che facciano gli altri, compreso gli Usa?

Attaccano e poi fanno grossi affari con loro. E attaccano principalmente per avere più concessioni economiche, da veri mercenari.

Abbiamo una millenaria civiltà, non siamo nati 300 anni fa come gli Usa. Conserviamola e facciamola nuovamente nostra. Dialoghiamo con chi ha 4 mila anni di civiltà, e quello che ci chiedono, per ammirazione, amicizia e rispetto nei nostri confronti. Quel rispetto che gli “alleati” nostri spesso ci negano.

https://lantidiplomatico.it/dettnews-export_italiano_in_cina_gli_ultimi_stupefacenti_dati_di_aprile/29785_41348/

Di Red

„Per ottenere un cambiamento radicale bisogna avere il coraggio d'inventare l'avvenire. Noi dobbiamo osare inventare l'avvenire.“ — Thomas Sankara

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