Foto da istat.it

L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma più alta nel Mezzogiorno (9,4%, da 8,6%), ma la crescita più ampia si registra nel Nord dove la povertà familiare sale al 7,6% dal 5,8% del 2019

Torna a salire la povertà assoluta. A sostenerlo è il rapporto pubblicato dall’ISTAT. Secondo le stime dell’Istituto di ricerca pubblico nel 2020 erano oltre due milioni le famiglie in povertà assoluta (7,7% del totale). Si tratta di 5,6 milioni di individui, cioè il 9,4% dei residenti nel nostro paese. In aumento dell’1,6% rispetto al 2019.

Nel Mezzogiorno l’incidenza si conferma più alta, lo scorso anno è passata dall’8,6% del 2019 al 9,4%. Mentre nel Nord è salita al 7,6% dal 5,8%.

Cala anche se di poco il tasso di povertà relativa. Le famiglie in tali condizioni sono circa 2,6 milioni (10,1%). Si tratta di oltre 8 milioni di individui (13,5%).

A livello territoriale l’incidenza più alta si registra al Sud con il 18,3%, mentre nel Nord si attesta al 6,3% ed al Centro al 6,4%.

Le regioni con i tassi di povertà relativa più alti sono la Basilicata (23,4%), la Campania e la Calabria (20,8%), mentre le percentuali più basse sono state registrati in Trentino-Alto Adige (4,3%), in Emilia-Romagna (5,3%) e in Valle d’Aosta (5,4%).

Le famiglie ‘sicuramente povere’ cioè con livelli di spesa mensile sotto la media standard di oltre il 20% sono il 4,5%, nel Mezzogiorno sono l’8,6%.

I nuclei familiari ‘appena poveri’ cioè con una media di spesa mensile non oltre il 20% rispetto al livello medio sono il 5,6%, al Sud il 9,8%. Mentre è ‘quasi povero’, cioè con una spesa mensile superiore alla media ma non oltre il 20%, il 7,3% del totale, al Sud è il 5,3%.

Le famiglie ‘sicuramente non povere’ sono l’82,6% del totale, nel 2019 erano l’81,4%.

Fonte istat.it

REDNEWS

Di Giovanni Pulvino (REDNEWS)

Insegno Scienze giuridiche ed economiche dal 1993. Dopo tanti anni di supplenze sono passato di ruolo nel novembre del 2015. In quel periodo il portale web di Tiscali dava agli utenti la possibilità di esprimersi tramite le ‘Socialnews’. Ed è cosi che nel luglio del 2012 ho iniziato a scrivere articoli raccontando le vicende dei precari storici della scuola. Per un anno ho collaborato anche con ComUnità del portale Unità.it. Successivamente, per integrare e proseguire quell’esperienza durata oltre 3 anni, ho creato REDNEWS (28 giugno 2015), un ‘blog di cronaca, informazioni e opinioni dal profondo Sud’. Il mio scopo era ed è quello di dare voce a chi è escluso dalla società, in particolare i disoccupati, i precari, i pensionati al minimo. Nello stesso tempo intendo esprimere il punto di vista di chi vive nel Meridione, terra che è regolarmente esclusa oltreché dal benessere economico anche dai circuiti d’informazione nazionali. La linea editoriale del blog può essere riassunta con le parole scritte nel IV secolo a.C. dal poeta e drammaturgo greco Sofocle: ‘L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo’.

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