Dopo 20 giorni dal voto in Perù e la vittoria del candidato socialista Pedro Castillo Terrones ancora non avviene la proclamazione ufficiale. Perché?
Lo scrutinio dei voti è terminato, l’esame delle schede contestate pure, i ricorsi per brogli presentati dalla candidata filostatunitense Fujimori sono stati tutti respinti, gli Osservatori internazionali hanno dichiarato che il processo elettorale si è svolto regolarmente.
Eppure Castillo non viene ancora proclamato presidente.

In questi giorni si è parlato molto sulle reti sociali (sui grandi media il tema è tabù) della figura della ambasciatrice statunitense in Perù, Lisa Kenna, come una possibile referente delle manovre di Keiko Fujimori e dei suoi avvocati.

Lisa Kenna è stata nominata lo scorso anno da Donald Trump. È la diplomatica di più alto rango mai inviata come ambasciatrice in Perù.
Ex segretaria esecutiva del Dipartimento di Stato e di Mike Pompeo, “una sorta di guardiano del suo ufficio” scrisse la Commissione per le Relazioni Estere del Senato durante una inchiesta sul caso-Ucraina.

Ha lavorato per 9 anni nella CIA, è stata consigliera politica del Pentagono e presente in molte ambasciate “calde” in Medio Oriente tra cui l’Iraq, come si legge sul sito ufficiale della Ambasciata degli Stati Uniti in Perù:
“L’Ambasciatrice Lisa Kenna è un membro del Senior Foreign Service con il grado di Ministro Consigliere. Di recente è stata Segretaria Esecutiva e Senior Advisor presso il Dipartimento di Stato. In precedenza, l’Ambasciatore Kenna è stata Assistente Esecutiva del Segretario di Stato, Consigliere politica presso l’Ufficio del Segretario della Difesa e Direttrice dell’Ufficio per l’Iraq presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale.
Ha anche lavorato come capo della sezione politica presso l’ambasciata degli Stati Uniti ad Amman, in Giordania, oltre ai suoi incarichi in Egitto, Pakistan e Swaziland.” https://pe.usembassy.gov/es/our-relationship-es/our-ambassador-es/

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Da 20 giorni e 20 notti centinaia di peruviani stazionano fuori agli uffici dell’Organo Nazionale Elettorale per chiedere il rispetto del voto e la proclamazione di Castillo.
Ieri sono stati attaccati da manifestanti della destra con bastoni

video

Nel frattempo il vincitore e presidente virtuale, il socialista Pedro Castillo, invita i suoi “a non cadere nelle provocazioni”, a non rispondere alla violenza e a non fare il gioco dei media che non aspettano altro per iniziare a descrivere un clima di caos e chiedere un intervento dall’estero.

Rete solidarietà rivoluzione bolivariana

Di Red

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