Saint Lucia è una piccola isola del Mar dei Caraibi popolata da circa 174.000 persone, che ha ottenuto la propria indipendenza dal Regno Unito solamente nel 1974, pur restando nell’ambito del Commonwealth. Già dal 1925, tuttavia, il governo britannico aveva concesso all’isola l’organizzazione di elezioni, e dagli anni ‘50 sono nati i primi partiti politici di Saint Lucia. Nel 1950, venne infatti fondato il Saint Lucia Labour Party (Partito Laburista di Saint Lucia, SLP), che dominò la scena elettorale tra il 1951 ed il 1964, anno della fondazione dello United Workers Party (Partito Unito dei Lavoratori, UWP), che, al di là del nome, è in realtà una formazione conservatrice e democristiana. Da allora, le elezioni dell’isola caraibica sono sempre state caratterizzate da un’alternanza tra queste due forze politiche, il cui duopolio è stato interrotto solamente brevemente nel 1982, quando da una scissione del SLP nacque il Progressive Labour Party (Partito Laburista Progressista, PLP), poi scomparso nel 1987.

Alle elezioni del 26 luglio si arrivava dopo cinque anni di governo conservatore guidato da Allen Chastanet, uomo d’affari ed ex vicepresidente della compagnia aerea Air Jamaica. Il partito di centro-destra deteneva infatti undici dei diciassette seggi che compongono il parlamento unicamerale della capitale Castries. I laburisti, all’opposizione, erano invece guidati da Philippe Pierre, leader dell’opposizione.

Il verdetto elettorale ha completamente ribaltato gli equilibri della precedente legislatura, assegnando ai laburisti una netta maggioranza di 13 seggi su 17. I conservatori, invece, si sono dovuti accontentare di appena due scranni, mentre i restanti due deputati della nuova legislatura sono stati eletti come indipendenti. I conservatori, pur avendo ottenuto circa il 43% dei consensi su scala nazionale, sono riusciti appunto a vincere in solamente due collegi elettorali, e non hanno conquistato nessuno dei cinque seggi che sono in ballo nella capitale. Alle elezioni era presente anche una terza forza politica, il National Green Party (Partito Nazionale Verde, NGP), che però non ha raggiunto neppure il punto percentuale su scala nazionale.

La vittoria laburista rappresenta il verdetto più netto nelle elezioni di Saint Lucia dal 1997. In base al verdetto delle urne, il governatore generale Neville Cenac, in carica dal gennaio del 2018, che rappresenta la corona britannica sull’isola ha assegnato a Philippe Pierre l’incarico di nuovo primo ministro, mentre l’ex premier Allen Chastanet, che ha mantenuto il proprio seggio nel collegio di Micoud South, ricoprirà il ruolo di leader dell’opposizione. 

Chastanet ha riconosciuto la sconfitta, chiamando il proprio avversario per congratularsi con lui, ed ha inoltre ringraziato tutti gli elettori dell’UWP: “È stato anche un onore speciale servire con una squadra straordinaria di uomini e donne. Sono orgoglioso della lista che abbiamo presentato durante questa campagna. Ancora una volta grazie a tutti gli elettori che hanno mostrato il loro amore per il nostro partito“. “So che i risultati sono stati uno shock per molti di voi, tuttavia vi invito con orgoglio a continuare a tenere alta la torcia. Ci vorrà del tempo per guarire, riorganizzarci e mantenere accesa la fiamma“, ha concluso il premier uscente.

Le elezioni sono state monitorate dagli osservatori internazionali della Comunità Caraibica (CARICOM), che ha stabilito che gli elettori hanno potuto votare senza intimidazioni o paure e che i risultati del voto riflettono la volontà del popolo di questo Paese. La leader della missione, Fern Narcis-Scope, di Trinidad e Tobago, ha affermato che “dalle osservazioni, le urne sono state aperte in modo tempestivo nella maggior parte dei seggi elettorali. Tutte le stazioni osservate erano al completo e la maggior parte aveva almeno quattro agenti elettorali presenti, in rappresentanza dei due principali partiti politici che hanno partecipato alle elezioni generali. La maggior parte dei seggi elettorali era situata in una posizione comoda e facilmente accessibile agli elettori“. “Anche i loro sforzi per aderire ai protocolli Covid-19 e disinfettare i seggi elettorali dopo il voto di ogni elettore sono encomiabili“, ha concluso.

Ad oggi, l’isola di Saint Lucia conta ufficialemnte 5.529 casi positivi al Covid-19 e 88 decessi riconducibili al virus.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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