Acqua alta a Piazza San Marco, allora come ora.


Francesco Cecchini


Venezia, acqua alta ad agosto. La marea ha toccato il picco poco prima delle 23, sfiorando i 100 cm. Capita, non è la prima volta in questo mese e non in autunno. L’ acqua alta in piena estate si ripete da qualche anno e non per effetto delle fasi lunari. Nella notte Piazza San Marco e dintorni si sono allagate. Un video di La Repubblica racconta bene la situazione. Il link è il seguente:
https://video.repubblica.it/cronaca/venezia-acqua-alta-ad-agosto-nella-notte-piazza-san-marco-si-allaga/393541/394252
Il MOSE, Modulo Sperimentale Elettromeccanico, ha segnato un altro capitolo di una storia infinita di scandali, corruzioni, sprechi e fallimenti. Mentre l’ acqua saliva le paratoie non si sono alzate.
I problemi sono molti. I lavori sono bloccati. La cabina di controllo è fuori uso. I lavoratori del Consorzio Venezia Nuova, di Thetis, società di ingegneria controllata, e Comar, che gestisce gli appalti, sono stati mandati in ferie e al ritorno per molti di loro visarà la Cassa Integrazione. L’ Autorità della Laguna di Venezia istituita un anno fa praticamente ancora non esiste. E così via, il Cahier de Doléances ha molte pagine. Inoltre vi è il grido di allarme del sindacati Cgil, Cisl.Uil preoccupati che Venezia continui ad essere abbandonata all’ acqua alta, in presenza anche di una laguna sempre più inquinata.
Tutto ciò fa pensare ancora una volta se il MOSE vada abbandonato e che per il bene di Venezia vadano pensate, cercate alternative efficaci.
Vedere l’ articolo pubblicato su Ancora Fischia il Vento il lontano 2018. Il link è il seguente:
https://www.ancorafischiailvento.org/2018/09/01/venezia-abbandonare-il-mose/

Acqua alta a Piazza San Marco, ora come allora.

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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