“Lo stesso gruppetto di eurodeputati che rispondono all’agenda di Washington è riuscito a imporre un nuovo dibattito, per il 16 settembre prossimo, trascinandosi dietro i gruppi politici di cui sono membri.
I promotori di questa nuova manovra non hanno l’autorità morale per fingere di essere difensori dei diritti del popolo cubano”.
Inizia così la “Dichiarazione di denuncia della Commissione per le Relazioni Internazionali dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare” cubana (il Parlamento cubano).
“La proposta dei deputati europei”, aggiunge la nota, “rende ancora una volta quell’entità ostaggio di un’escalation aggressiva e contraria allo spirito di dialogo rispettoso tra Cuba e l’Unione Europea.
La recidiva di questo gruppo di legislatori, la cui performance su questi temi è caratterizzata da un doppio standard e dall’uso intensivo di menzogne (…), dovrebbe essere motivo di preoccupazione per i cittadini e le stesse istituzioni dell’UE.
Il dibattito convocato è un esercizio politicizzato, legato più alle agende personali dei suoi promotori che a una genuina preoccupazione per la protezione dei diritti umani”.
Il flirt della comunità europea con le politiche imperiali che danneggiano così tanto il popolo dell’isola è inaccettabile.
Già a scorso giugno, la Commissione Relazioni Internazionali del Parlamento cubano ha bocciato la delibera approvata dal Parlamento europeo dopo un analogo dibattito, giudicandola “falsa e una ingerenza”.
Il documento del Parlamento europeo accusava Cuba in quell’occasione di non aver registrato progressi concreti in relazione ai principi e agli obiettivi generali perseguiti dall’Accordo di dialogo politico e di cooperazione con l’UE.
Tuttavia, durante la discussione, l’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri della UE, Josep Borrell, difese l’accordo e criticò l’intensificarsi dell’assedio degli Stati Uniti durante l’amministrazione di Donald Trump (2017-2021).
Traduzione Rete solidarietà rivoluzione bolivariana
