Le Bahamas sono un arcipelago caraibico che ha ottenuto l’indipendenza dal Regno Unito nel 1973, e il cui capo di Stato resta formalmente la regina Elisabetta II, rappresentata nella capitale Nassau dal governatore generale Cornelius Smith. Nonostante la recente indipendenza, le Bahamas possono vantare una delle più lunghe tradizioni elettorali del continente americano, visto che le prime elezioni si tennero addirittura nel 1729, quando il governatore Woodes Rogers istituì per la prima volta un’Assemblea Generale su ordine di re Giorgio II.

La carica di primo ministro (allora chiamato capo ministro) venne invece istituita nel 1955, con Roland Symonette che fu il primo ad ottenerla. In questo modo, la corona britannica iniziò la cessione di poteri al governo locale, che poi divenne effettiva con l’indipendenza del 1973. Per vent’anni (tra il 1967 ed il 1987), le Bahamas furono governate da Lynden Pindling, leader del Partito Liberale Progressista (Progressive Liberal Party, PLP). Successivamente, però, nelle Bahamas si affermò un sistema politico bipartitico in pieno stile anglosassone, con il PLP di centro-sinistra che si alterna alla guida del Paese con il Movimento Nazionale Libero (Free National Movement, FNM) di centro-destra. Nelle ultime cinque elezioni, compresa quella dello scorso 17 settembre, il partito al governo è infatti uscito sconfitto.

Alla tornata del 17 settembre si arrivava dopo quattro anni di governo del FNM, con Hubert Minnis nel ruolo di primo ministro. Lo stesso Minnis, delr esto, aveva vinto le elezioni del 2017 battendo l’allora premier uscentePerry Christie, del PLP. Il mandato di Minnis sarebbe dovuto scadere nel 2022, ma il capo dell’esecutivo ha deciso di fare ricorso alle elezioni anticipate dopo che quattro membri del suo partito, compreso lo speaker del parlamento Halson Moultrie, hanno deciso di abbandonare la maggioranza.

I 39 seggi della House of Assembly, la camera bassa del parlamento di Nassau, sono come al solito stati distribuiti tra i due partiti principali, con nessuna delle altre forze politiche che è riuscita ad eleggere rappresentanti. Tuttavia, le forze in campo tra FNM e PLP si sono completamente ribaltate, visto che il partito di governo si è dovuto accontentare di appena sette scranni, contro i 35 delle precedenti elezioni, mentre i restanti 32 seggi saranno occupati da rappresentanti del PLP. Il PLP ha anche ottenuto la maggioranza assoluta dei voti in termini percentuali (52.53% contro il 36,17% del FNM), ma la grande differenza in numero di deputati eletti è causata dal sistema elettorale first-past-the-post in stile britannico, con il quale viene eletto il candidato più votato per ogni circoscrizione elettorale.

Tra le altre forze politiche, come detto, nessuna è riuscita ad ottenere seggi, anche se risulta incoraggiante il 6,77% ottenuto su scala nazionale della Coalizione degli Indipendenti.

Il risultato ha portato dunque alla nomina nel ruolo di primo ministro di Philip Davis, che aveva già ricoperto l’incarico di vice premier durante il mandato di Perry Christie (2012-2017), e che siede in parlamento dal 2002. Dopo la sconfitta di Christie alle elezioni del 2017, Davis aveva assunto le redini del partito, portandolo a questa importante vittoria. Nella stessa giornata del 17 settembre, il governatore Cornelius Smith ha ufficialmente nominato Davis come nuovo premier.

Stasera ho parlato con il leader del Partito Liberale Progressista Philip Davis e reso i miei onori a lui e al suo partito per la loro vittoria alle urne”, ha dichiarato lo sconfitto Minnis dopo la pubblicazione dei risultati e la nomina di Davis. “Gli ho offerto i miei migliori auguri mentre il suo governo ora affronta la continua lotta contro il Covid-19 e il ripristino della nostra economia. Vorrei ringraziare le decine di migliaia di cittadini di tutte le Bahamas che hanno votato per i candidati del Movimento Nazionale Libero. Mi congratulo anche con i candidati del FNM che hanno vinto seggi alla House of Assembly. Guiderò il Movimento Nazionale Libero alla Camera come leader dell’opposizione leale di Sua Maestà. Le Bahamas hanno una fiera tradizione democratica. Il popolo decide chi tiene le redini del governo”.

La House of Assembly forma il parlamento bicamerale di Nassau insieme al Senato, composto da sedici membri nominati dal governatore generale, di cui però almeno nove appartengono al partito di governo e almeno quattro all’opposizione. Il governatore, infatti, deve consultare il primo ministro e il leader dell’opposizione prima di nominare i senatori. In questo modo, gli equilibri del Senato restano molto simili a quelli della House of Assembly, evitando la nascita di conflitti tra i due rami dell’organo legislativo.

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Giulio Chinappi – World Politics Blog

Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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