Centinaia di euro in meno al mese in busta paga, niente 14esima, sostituzione dei lavoratori in sciopero, indennizzi minori, più ore di lavoro e precarietà.

Questa è la realtà dei contratti pirata descritta dal rapporto della Fondazione Di Vittorio sui lavori del terziario.

Un dramma che coinvolge nel nostro Paese oltre 30mila lavoratori.
Il funzionamento è molto semplice: creo dei contratti finti, ad hoc, firmati da sindacati farlocchi per assumere a condizioni vantaggiose per l’azienda rispetto ai contratti nazionali.

Quindi, si capisce bene che ogni azienda può surrettiziamente farsi il “suo” sindacato.
E così, un commesso può guadagnare 1500€ se assunto con contratto nazionale, oppure 1000€ lordi al mese senza.
La differenza è evidente.

Anche per questa ragione servono un salario minimo di almeno 10€ l’ora e una buona legge sulla rappresentanza, per evitare che continuino a nascere finti sindacati che firmano finti contratti.
Basta sfruttamento.

Nicola Fratoianni SI

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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