La Cina ha denunciato con forza la guerra economica degli Stati Uniti contro Cuba ed altri Paesi del mondo in un testo dell’Ufficio per le Informazioni del Consiglio di Stato, in cui critica l’imposizione unilaterale di politiche punitive contro Cuba, Siria, Venezuela e Iran.
Il testo fa riferimento alle votazioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in cui la maggior parte dei paesi del mondo si è espressa a favore della revoca del criminale blocco economico, commerciale e finanziario contro Cuba. “Tali atti, estremamente disumani, hanno causato enormi perdite all’economia e alla società cubana. Il blocco economico è una violazione massiccia, flagrante e inaccettabile dei diritti umani del popolo cubano”, aggiungendo, secondo Prensa Latina, che “così come il virus, anche il blocco economico soffoca e uccide e pertanto deve cessare”.
Allo stesso modo, ha condannato l’esistenza della prigione presso la base navale statunitense di Guantánamo, l’unico luogo dell’isola dove si praticano torture e si verificano detenzioni arbitrarie senza processo.
Il rapporto ha riconosciuto l’impatto devastante delle misure restrittive di Washington sull’economia del Venezuela e della Siria, citando che in Iran ha colpito il settore petrolifero e ha comportato l’impossibilità per quel paese di importare le forniture mediche necessarie, mettendo in pericolo il diritto alla vita e alla salute.
“In questo modo la Casa Bianca intende imporre egemonismo, unilateralismo e interventismo, e ricorre alla forza militare e alle invasioni, provocando un gran numero di vittime civili” ha concluso il testo.
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