Manon Aubry di France Insoumise


Francesco Cecchini


Lo scorso 29 luglio Il Manifesto ha pubblicato un’intervista di Paolo Vittoria a Manon Aubry, europarlamentare di France Insoumise, che ha parlato dell’ esprienza francese: bisogna unire partiti, sindacati, associazioni contro le politiche neoliberale.
Domanda. In Italia hai recentemente partecipato a iniziative di varie forze di sinistra: dallUnione Popolare che sostiene de Magistris alla lista comune di Sinistra italiana ed Europa Verde. Che idea ti sei fatta? Risposta. Lobiettivo è simile: unire le persone attraverso un programma contro le politiche neoliberali. Per questo obiettivo bisogna mettere insieme partiti, movimenti sociali, sindacati, associazioni civiche, i popoli del sud del mondo. Il contesto è differente. Prima delle elezioni ci dicevano «farete la fine dellItalia, tutti divisi…». Invece con le presidenziali abbiamo fatto vincere una linea di rottura in un accordo tra La France Insoumise, i socialisti (che stavano intorno al 1,7%) e i Verdi (sotto il 5%), invertendo i rapporti di potere nella sinistra. In Italia così come da noi, cè un «centrosinistra» che va sempre più a destra: il Partito democratico è stato protagonista di tagli alla spesa pubblica, continue privatizzazioni, attacchi ai diritti dei lavoratori, tagli alle pensioni. Quindi la sinistra deve tornare alle proprie radici, di rivendicazione dei diritti sociali: le strategie possono essere diverse, ma gli obiettivi sono gli stessi e il metodo è connettersi con le persone, con la società dal basso.
Domanda. Come costruire unagenda comune, e internazionale, delle sinistre antiliberiste?Risposta.Partendo dalle realtà locali. Invitando sindacati, movimenti sociali, associazioni civiche, intellettuali, economisti, sociologi, a discutere insieme. Nella sfera della sinistra, ma non necessariamente attivisti politici. Bisogna entrare in dialogo, trarne ispirazioni per ragionamenti politici e grandi mobilitazioni, nel rispetto delle singole autonomie. Il capitale lavora a livello globale e usa strategicamente le crisi per imporre il consenso. Dovremmo offrire delle soluzioni a livello internazionale e di cambiamento delle relazioni di potere. Bisogna lavorare insieme per avere un impatto concreto, capendo che le ingiustizie sociali e i cambiamenti climatici sono indistinguibili: se lavori sulle diseguaglianze hai un impatto sul clima, e viceversa. La sinistra del ventunesimo secolo deve essere in grado di unire, aggregare, articolare esperienze positive a livello locale e globale e non limitarsi alla teoria. Costruire progetti a lungo termine è lunico cammino possibile, altrimenti si scatena solo il rancore. E sappiamo bene quali sono le conseguenze.
Attualmente la situazione della sinistra in Italia è la seguente.
UNIONE POPOLARE. Con un chiaro riferimento al progetto politico di Jean-Luc Melenchon, che in Francia è riuscito a mettere in difficoltà il partito del presidente Macron alle scorse legislative, ad inizio luglio Rifondazione comunista, Potere al popolo e DeMa — guidati rispettivamente da Maurizio Acerbo, Giuliano Granato e Marta Collot, e Luigi De Magistris — si sono alleati nel progetto Unione popolare, in vista delle prossime politiche. Mai col Pd è stato sin da subito uno degli slogan della coalizione. «Vogliamo arruolare i non allineati, quelli che non stanno nel sistema, i rassegnati, gli arrabbiati, entusiasmare chi non ci crede più» aveva detto lex sindaco di Napoli ed ex magistrato De Magistris al lancio delliniziativa. Il progetto di Unione popolare si incardina in una prospettiva di sinistra radicale, che rinuncia agli inevitabili compromessi dei rossoverdi. La platea a cui Unione popolare si rivolge è «il fronte dei non allineati», ha dichiarato De Magistris a Repubblica: «Ci sono i pacifisti non rappresentati, gli ambientalisti non rappresentati, la sinistra non rappresentata, i delusi delle involuzioni dei 5 stelle, gli astenuti».
SINISTRA ITALIANA E EUROPA VERDE.
E’ ancora in corso una trattativa, che pare comunque abbia buone possibilità di andare a buon fine, con Nuove energie, il ticket tra Sinistra italiana di Nicola Fratoianni ed Europa verde di Angelo Bonelli ed Eleonora Evi. Lalleanza rosso-verde, presentatasi ad inizio luglio con una foto di gruppo dei partecipanti al lancio con una anguria in mano (che rappresenta il mix dei due colori simbolo dellintesa), si è posta sin da subito come obiettivo un riequilibrio del futuro programma del Campo largo verso sinistra, mettendo al centro ecologismo, pacifismo e lotta alle disuguaglianze. Entrambe le forze, Sinistra italiana e Europa verde, avevano scelto di non sostenere il governo Draghi. Secondo i sondaggi potrebbero raccogliere il 4% circa dei consensi. «Lagenda di Calenda è assolutamente incompatibile con la storia politica democratica e verde di sinistra» ha dichiarato Angelo Bonelli nei giorni scorsi. «Col programma di Calenda non ho non ho nulla a cui vedere», ha affermato Nicola Fratoianni,
POSSIBILE. L’obiettivo di Possibile è entrare in Parlamento per portare avanti le seguenti proposte: il salario minimo, la riconversione ecologica, la progressività e la patrimoniale (quella vera), il matrimonio egualitario, la piena cittadinanza per le persone trans*, la cannabis e leutanasia legale, la scuola statale e di qualità, la ricerca pubblica, i diritti umani e così via. Non menziona alleanze politiche.
PARTITO COMUNISTA DI MARCO RIZZO
Nel frattempo proprio Antonio Ingroia — ex magistrato e leader della sinistra alle politiche del 2013 — con la sua Azione civile ha deciso di correre per le politiche allinterno di una coalizione composta da Partito comunista (la formazione di Marco Rizzo), Patria socialista, Ancora Italia, Riconquistare lItalia e molti altri soggetti cosiddetti antisistema. Il contenitore si chiamerà Italia sovrana e popolare e unisce lotte diverse tra loro, da quella contro lEuro a quella contro il green pass e lobbligo vaccinale. Trait dunion, una lettura rossobruna del mondo, che unisce elementi di sinistra ad altri di destra anche estrema. A loro potrebbero unirsi forse i transfughi dal 5S di Alternativa e Italexit di Gianluigi Paragone, quotata intorno al 2,8%. Tra i sostenitori della lista anche Francesca Donato, ex leghista nota per le sue sparate contro i migranti, contro la dittatura sanitaria e contro le sanzioni a Vladimir Putin.
PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI DI MARCO FERRANDO.
l Partito comunista dei lavoratori di Marco Ferrando ha lanciato una proposta, intitolata Per una presenza di classe, anticapitalista e internazionalista alle elezioni politiche e indirizzata a: Fronte della gioventù comunista, Sinistra anticapitalista, Sinistra classe Rivoluzione, Tendenza internazionalista rivoluzionaria. Nel documento si tiene conto delle differenze tra queste forze politiche, ma si sottolinea che esse convivono «con alcuni elementi comuni: la centralità del riferimento di classe, lanticapitalismo e non il semplice antiliberismo, il richiamo allinternazionalismo contro ogni forma di sovranismo».
Comunque vi è ancora tempo per mettere in pratica i consigli di Manon Aubry e costruire un’ unità per le elezioni del 25 settembre, innanzitutto tra Unione Popolare, Sinistra Italiana, Europa Verde e Possibile.

Un esempio per la sinistra italiana

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

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