A Otto e Mezzo, su La7 torna il fu tele-tribuno Michele Santoro e per la gioia di Lilli Gruber, tra politica, bollette e rave party, finisce a battibeccare con Paolo Mieli sul conflitto in Ucraina e il rischio di una guerra nucleare.

Il dibattito s’infiamma quando la conduttrice afferma che, a suo giudizio, “in questa situazione non si può non continuare ad aiutare da un punto di vista militare l’Ucraina”.

La cosa lascia interdetti non solo noi -il che è relativo- che stiamo ancora a domandarci quale sarebbe ‘questa situazione’ per la Gruber?  ma soprattutto Santoro che infatti scatta: “Io personalmente non sono d’accordo. Ma non voglio parlare di questo. Voglio solo che chi chiede di mandare armi, ammettesse che l’escalation è anche il risultato di queste armi, più ne diamo e più la guerra si inasprisce. E i pericoli sono quelli della guerra nucleare. La guerra si sta trasformando tra l’Occidente e la Russia, è già una guerra della Nato e degli Stati Uniti”, rimarca il giornalista. Che poco dopo aggiunge: “Ma è utile capire sempre quale sia la risposta alla domanda: dove vogliamo arrivare?”.

La risposta di Paolo Mieli sembra vagamente una presa per i fondelli: “Alla pace”.             “E alla pace ci arriviamo come? Attraverso anche una crisi nucleare?” ribatte Santoro.      “Ti assicuro che ci sono delle persone come me, in assoluta buona fede come sei tu, che pensano che non dare armi all’Ucraina ci allontani dalla pace“, risponde Paolo Mieli.

Ucraina, la domanda di Santoro: “Dove vogliamo arrivare? Volete la guerra nucleare?”. Paolo Mieli: “Alla pace”

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Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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