in mezzo a una montagna di notizie che vanno dal cattivo al pessimo, il 2022 per noi italiani rimarrà nella storia anche per un evento che tutti aspettavamo da 20 anni: LA MORTE DEL PD
un suicidio volontario studiato nei minimi dettagli
prima boicottando le urne nel momento di massima popolarità relativa del campo largo costruito con i 5 stelle al momento della caduta del Conte bis, poi coltivato diligentemente durante tutta la fase del governo dei migliori e dei competenti durante il quale il PD ha sempre voluto attestarsi platealmente tutte le misure più impopolari, a partire dall’adesione entusiastica alla guerra degli USA contro l’Europa, e infine con la campagna elettorale più fallimentare della storia della politica contemporanea, dove hanno scambiato la realtà con un editoriale di un pennivendolo a caso del gruppo GEDI, e pensavano davvero di poter strappare l’endorsement dei poteri forti contro l’ondata fintosovranista che invece preoccupava solo roberto saviano e conchita de gregorio
sarebbe bello credere come una elly schlein o un fratoianni qualsiasi che si sia trattato soltanto di errori
in realtà non poteva andare molto diversamente: il PD è strutturalmente e antropologicamente una forza politica votata alla svendita della patria e al massacro sistematico delle classi subalterne. e tutti quelli che agli antifascisti della ztl sembrano scivoloni, non sono che conseguenze dirette dei valori fondativi di quello che probabilmente è il peggior partito di tutti i tempi della sinistra moderata globale
quindi adesso mettetevi comodi, e godetevi questo piccolo viaggio attraverso le tappe fondamentali di questo tanto atteso suicidio