Giorgia Meloni da @BimbePeppe (da Twitter)

Blocco navale subito’ proponeva Giorgia Meloni quando era all’opposizione. Siamo ancora in attesa di vederlo, intanto rispetto allo scorso anno gli sbarchi sono raddoppiati

Da inizio anno sono giunti sulle nostre coste 12.272 persone. Nello stesso periodo del 2022 sono state 4.701 e nel 2021 3.820. Nei primi 21 giorni di febbraio sono state 7.400. A certificarlo è il ministero degli Interni. Guinea, Costa d’Avorio, Pakistan, Tunisia, Egitto, Siria, Afghanistan, Camerun, Mali, Burkina Faso sono i principali paesi di provenienza.

L’hotspot di Lampedusa è sempre stracolmo.

Insomma, non è cambiato nulla.

L’unica vera novità del 2023 è che il flusso migratorio non è più una notizia per i nostri media nazionali, chissà perché.

Il decreto per impedire gli sbarchi emanato dal Governo ha come scopo quello di ostacolare l’operato delle Organizzazioni non governative. Un solo salvataggio per volta, un porto sicuro lontano dalle coste africane, controlli ad ogni sbarco, blocchi nei porti. Nella sostanza è ’un atto ‘politico’ che non ha prodotto nessun risultato concreto. I dati del ministero degli Interni non ammettono dubbi. Il numero dei migranti arrivati nelle nostre coste è raddoppiato rispetto allo scorso anno. E quel che è peggio sono aumentate le notizie di naufragi con vittime e dispersi.

Ma che fine ha fatto il blocco navale chiesto con enfasi da Giorgia Meloni?

Averlo proposto per fermare barchette di pochi metri era a dir poco ridicolo. Solo averlo pensato era una stupidaggine. Era solo propaganda. Il vero obiettivo non era e non è fermare gli arrivi di migranti, ma demonizzare le Ong ed il loro operato a sostegno degli ultimi.

Ma a che cosa serve umiliare chi opera per salvare vite se non a fare una ‘becera’ propaganda? È una visione miope ed inutile. Nessuna frontiera di terra o di mare impedirà ad una madre o ad un padre di rischiare la vita per dare un futuro dignitoso ai propri figli o bloccherà un giovane del terzo mondo che vuole venire in Europa per avere accesso ad una esistenza dignitosa.

Il popolo dimentica o giustifica per ‘opportunismo’, si sa. Coloro che vogliono crederci per convinzione o per convenienza ci saranno sempre e comunque.

Quello che non è accettabile è una stampa servile e miope, che sta sempre dalla parte del ‘vincitore’. Ma anche questa non è una novità, la coerenza non è una virtù particolarmente apprezzata dal popolo italiano e dai suoi opinionisti.

Fonte interno.it

Di Giovanni Pulvino (REDNEWS)

Insegno Scienze giuridiche ed economiche dal 1993. Dopo tanti anni di supplenze sono passato di ruolo nel novembre del 2015. In quel periodo il portale web di Tiscali dava agli utenti la possibilità di esprimersi tramite le ‘Socialnews’. Ed è cosi che nel luglio del 2012 ho iniziato a scrivere articoli raccontando le vicende dei precari storici della scuola. Per un anno ho collaborato anche con ComUnità del portale Unità.it. Successivamente, per integrare e proseguire quell’esperienza durata oltre 3 anni, ho creato REDNEWS (28 giugno 2015), un ‘blog di cronaca, informazioni e opinioni dal profondo Sud’. Il mio scopo era ed è quello di dare voce a chi è escluso dalla società, in particolare i disoccupati, i precari, i pensionati al minimo. Nello stesso tempo intendo esprimere il punto di vista di chi vive nel Meridione, terra che è regolarmente esclusa oltreché dal benessere economico anche dai circuiti d’informazione nazionali. La linea editoriale del blog può essere riassunta con le parole scritte nel IV secolo a.C. dal poeta e drammaturgo greco Sofocle: ‘L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo’.

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