Tren Maya e sullo sfondo rovine maya

Hugo Blanco, assieme molte altre persone, tra le quali Aldo Zanchetta, Noam Chomsky, Arundhati Roy,  firmò l’ appello, En apoyo a las comunidades zapatistas: carta colectiva, In appoggio alle comunità zapatiste: lettera collettiva, dove tra l’altro si afferma: “Vediamo un processo crescente di ostilità verso resistenze autentiche, storiche e legittime che si oppongono a progetti come il Treno Maya… L’appello è  ancora valido.
La decisione di non sospendere i lavori viola i diritti delle popolazioni originarie, ha allertato il Centro messicano per i diritti ambientali che accompagna le comunità maya. Le comunità Maya di Yucatán, Quintana Roo e Campeche hanno presentato una denuncia alla Corte Collegiale per le Questioni Amministrative e del Lavoro del Quattordicesimo Circuito contro il rifiuto del giudice di concedere la sospensione dei lavori del Treno Maya,così ha riferito il Centro Messicano per la Legge Ambientale (Cemda). L’organizzazione, che accompagna la lotta legale delle comunità contro il megaprogetto, ha spiegato che la decisione di non sospendere i lavori viola i diritti delle popolazioni indigene ad accedere alla giustizia, all’informazione e al consenso attraverso un processo di preventiva, libera, informata, culturalmente appropriata e consultazione in buona fede. Il Centro ha sottolineato che se si dimostra che lo Stato non ha rispettato il suo dovere di ottenere il consenso libero, preventivo e informato delle comunità, non sarebbe più possibile ripristinare i loro diritti poiché i lavori stanno avanzando. “Invitiamo i Magistrati e il magistrato che compongono il Collegio a fondare la loro delibera considerando che i diritti che si ritengono violati sono di natura prioritaria. Ciò significa che, se si lascia che i lavori del Treno Maya continuino fino alla conclusione del contenzioso, il patrimonio naturale, la terra e il territorio in cui vive il popolo Maya e che costituisce il suo stile di vita saranno già stati colpiti”. ha detto in un comunicato. Infine, ha precisato che negare la sospensione su richiesta delle comunità “lascerà i querelanti senza protezione, il che violerebbe il loro diritto di accesso alla giustizia ei diritti in gioco nel contenzioso”.
Cemda ha ricordato che, secondo il Net Zero Deforestation Observatory, la costruzione e l’entrata in funzione del Treno Maya comporterà un aumento della deforestazione di 9.786 ettari all’anno.

Tratto del Tren Maya con lavori di costruzione in corso

Di Francesco Cecchini

Nato a Roma . Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua, fino al suo scioglimento. Nel 1978 abbandona la militanza attva e decide di lavorare e vivere all’estero, ma non cambia le idee. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo, Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi è alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati Bombay, Algeri e Lagos. L’ oggetto della trilogia è la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Ha scritto anche una raccolta di racconti, Vivere Altrove, pubblicata da Ventura Edizioni Traduce dalle lingue, spagnolo, francese, inglese e brasiliano che conosce come esercizio di scrittura. Collabora con Ancora Fischia IL Vento. Vive nel Nord Est.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: