Alexandro Sabetti

Fedriga, bis senza rivali in Friuli Venezia Giulia. Col governatore uscente due elettori su tre. Pd e M5S poco oltre il 30 per cento. I dem non risentono dell’effetto Schlein. La leader No Vax doppia il Terzo polo che si conferma una vera e propria invenzione politica dell’establishment tenuta a galla dai suoi organi di stampa.

Terzo polo, la batosta di Calenda in Friuli

Il mito del “grande centro” va assunto come motto di spirito, come dogma, va accolto così com’è, indipendentemente dai numeri, dai fatti: è così e basta. Lo dicono loro, i centristi.

Ma alla prova dei fatti, puntualmente, i numeri sono impietosi. In Friuli Venezia Giulia il Terzo polo sprofonda e rischia di non entrare in consiglio regionale, doppiato dalla candidata “no-vax” Giorgia Tripoli.

Uno smacco non da poco per Carlo Calenda e Matteo Renzi, che avevano puntato sull’ex senatore di Scelta Civica Alessandro Maran per “contendere” la regione a Massimiliano Fedriga.

Una debacle memorabile nonostante il tam tam mediatico: la grande stampa li ama. Abbiamo illustri rappresentanti del progetto “grande centro” , con percentuali elettorali condominiali, che vengono intervistati ogni 3 minuti, stanno in tv tutti i giorni, indicano la via e la strategia.

Roba che se dedicassero lo stesso spazio a partiti come Potere al Popolo, Rifondazione et similia, oltre che al “grande centro” si parlerebbe già di “pericolo soviet”, ma questi son dettagli.

Eppure nonostante la presenza ossessiva in tv, sui giornali e le orde di influencer e bot che li fanno apparire dominanti sui social, Renzi e Calenda hanno una presa elettorale inversamente proporzionale all’afflato dei loro fedelissimi.

Basta pensare al risultato nazionale di tutte le ultime elezioni combinate, salutati con commenti roboanti dagli opinionisti. Ma se invece andate invece a rileggere i risultati reali su Youtrend, Calenda, con il collaudato sistema renziano, ha appoggiato candidati arrivati secondi o terzi insieme ad altre liste, o non ha presentato il simbolo. E il risultato reale a livello nazionale è stato lo 0,4%.

Parliamo del nulla pompato massicciamente dai media che blaterano da anni di “centro” e di “Italia moderata” per frenare qualsiasi costruzione che promuova anche solo un briciolo di politica sociale.

Resta il piccolo problema che alla base mancano elettori. Siamo nel campo della pura immaginazione

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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