Aleksandra Michajlovna Kollontaj
Ho voluto essere libera. Ho voluto esprimere i miei desideri da sola, dar forma alla mia piccola vita. Aleksandra Kollontaj
Aleksandra Kollontaj nacque a San Pietroburgo il 31 marzo del 1872 e morì a Mosca il 9 marzo 1952. 80 anni vissuti intensamente. Della sua epoca Aleksandra Kollontaj fu una protagonista. Nel 1908 a San Pietroburgo organizzò le operaie tessili e questo le costò l’esilio, che si protrasse fino alla rivoluzione di febbraio nel 1917. Visitò vari paesi europei e gli Stati Uniti, dove sempre si impegnò a organizzare lotte. Per esempio a Parigi nel 1911 organizzò lo sciopero delle casalinghe contro il carovita, e a Borinage, Belgio, nel 2012 quello dei minatori. Dopo la rivoluzione dìOttobre divenne la prima donna al mondo ad assumere una carica di governo, ministro dell’assistenza sociale. Fu anche la prima donna a rappresentare diplomaticamente l’Unione Sovietica, in Norvegia, in Messico e. per ultimo in Svezia, dove concluse la carriera come ambasciatrice nel 1945. Diede sempre prova di energia organizzativa e abiltà politica, ma innanzitutto la sua azione, sia negli anni giovanili che nella maturità, diede grande rilievo all’emancipazione della donna.
ALEKSANDRA E TINA
Quando Alexsandra Kollontaj era ambasciatrice in Messico Tina Modotti frequentò l’ambasciata dell’ Unione dovietica, dove nel 1925 fotografò Vladimr Maiakovski di passaggio a Città del Messico diretto negli Stati Uniti o guardò film sovietici come Que viva Mexico! di Sergei Ejzenstein. Alexsandra e Tina fecero amicizia. Alessandra chiamava Tina, Tinotchka. Christiane Barkhausen Canale nel suo libro Tina Modotti: Verità e Leggenda racconta di aver incontrato a Berlino il biografo di Kollontai che le mostrò una fotografia di Alleksandra Kollontaj fuori dell’ ambasciata di Città del Messico con la dedica:” Para mi amiga de toda la vida, mi inconfundible entranable y querida Tinotchka, Aleks.”
Vittorio Vidali nel suo libro Ritratto di donna racconta che Tina gli disse di Alessandra Kollontai le seguenti parole:
” Era una donna stupenda, una personalità indimenticabile. Sempre mi tratttava con grande cordialità e mi raccontava ridendosi di alcuni amici messicani che le avevano detto che non avevo una buona fama tra la gente bene del Messico e nella colonia straniera per aver posato nuda per Weston e anche per il famoso affresco di Rivera che mi ha dipinto nuda nella Cappella di Chapingo, mi raccontò anche come in gioventù avevano parlato di lei, aggiungendo che aveva sempre fatto ciò che riteneva corrette senza preoccuparsi della opinione o delle cattive lingue… Sempre era stata una rivoluzionaria sincera;aveva servito lealmente al suo paese e riguardo alla sua vita personale la considerava affar suo e di nessun altro. Questa conversazione mi fece bene, perché quelli erano anche miei concetti, benché avessi passato momenti di depressione e insicurezza a causa delle dure critiche e dei giudizi ingiusti espressi da amici e compagni, uomini e donne.”
La tomba di Aleksandra Kollontaj al cimitero di Novodevičij, Mosca.