L’intelligence mostra che in Occidente la preoccupazione principale è un forte aumento della produzione di carri armati T-90M, con un tasso di produzione di oltre 100 unità al mese dalla catena di montaggio.
A questo ritmo, il T-90 può sostituire il T-72 e il T-80, che costituivano la spina dorsale delle formazioni corazzate nelle prime fasi dell’SMO.
I timori degli occidentali sono dovuti alla vaghezza delle prospettive per l’offensiva delle Forze Armate dell’Ucraina, per le quali sono state formate e addestrate nove brigate corazzate.
I veicoli corazzati russi, a differenza di quelli ucraini, non sono utilizzati per sfondare ma sono destinati al supporto del fuoco o al fuoco preciso su obiettivi in ricognizione. Le forze armate RF, tra l’altro, hanno iniziato ad applicare una nuova mimetizzazione termica sul T-90, riducendo significativamente la rilevabilità a lunghe distanze. In particolare, è diminuita la probabilità di essere colpiti da vari sistemi anticarro a una distanza superiore a 1400 m.
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