Gabriele Germani

L’Africa, il continente a più alta crescita demografica negli ultimi venti anni, ha visto
la completa sostituzione degli USA con la Cina, come principale partner commerciale del continente.

L’Africa e l’influenza della Cina

Come può un continente ricco come l’Africa affogare nei debiti? Inutile, ripetere qualcosa di già noto: neo-coloniasmo, alta conflittualità, alta natalità (superiore alla crescita economica).

L’Africa è stato il continente a più alta crescita demografica negli ultimi venti anni.
Un’altra mappa che ha circolato molto, mostra la completa sostituzione degli USA con la Cina, come principale partner commerciale del continente.

Perché? Per cominciare la Cina offre prestiti a condizioni più vantaggiose (la trappola del debito o il land grabbing non sono carezze quando vengono fatti dagli occidentali), per lo più collegati a infrastrutture che poi attirano altri investimenti o piccole attività commerciali cinesi.

In altre parole, la Cina esporta denaro che poi rimane in loco e che viene legato (magari anche a mazzette) ma anche a risultati concreti: infrastrutture (Pechino se lo può permettere perché ha una bilancia commerciale eccellente).

In altre parole, i cinesi investono e portano anche competenze (scuole di lavori manuali, arti marziali e corsi di mandarino).

L’ingresso del Kenya nella Via della Seta come grande amico della Cina o la vicinanza tra Etiopia e Cina, devono stupirci poco.

Sono tendenze storiche di lungo periodo: i cinesi bazzicano l’Oceano Indiano da prima dei portoghesi e i collegamenti Africa – Asia erano pari a quelli tra Asia e Europa (di recente una missione archeologica polacca ha trovato un Buddha tardo antico, in un sito archeologico egiziano).

Ogni civiltà sembra essersi orientata lungo una traiettoria oceanica:

  • Europa – Atlantico – Nord America
  • USA – West – Pacifico
  • Cina – Indiano – Africa

A un certo punto gli Stati orientali optarono per la costruzione interna (produzione agricola, bonifiche, città, strade, burocrazia). Il treno dello sviluppo interno permise crescita intensa per secoli, ma non favorì il volano industriale.

Ora la Cina torna sulle sue direttrici storiche:

1) Via della Seta – steppa – Russia
2) Indocina – Indiano – Africa orientale

Con l’impressione che il mondo stia cambiando e che un nuovo ordine potrebbe spostare il centro altrove, più a Sud, tra Macao e Zanzibar, chissà come dovranno riformulare la teoria del sistema-mondo gli storici del futuro.

L'Africa tra debiti, nuovo sviluppo e l'influenza della Cina

Di L.M.

Appassionato sin da giovanissimo di geopolitica, è attivo nei movimenti studenteschi degli anni novanta. Militante del Prc, ha ricoperto cariche amministrative nel comune di Casteldelci e nella C.M. Alta Valmarecchia. Nel 2011 crea il blog Ancora fischia il vento.

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