Le autorità russe hanno proclamato il fallimento dell’offensiva ucraina tanto sbandierata dai media occidentali, mentre Kiev ricorre ancora una volta ad opere di sabotaggio, questa volta contro la centrale idroelettrica di Kachovna.

Nelle ultime settimane i media occidentali hanno sbandierato la ventura offensiva ucraina, che a loro dire avrebbe dovuto imprimere una svolta decisiva al conflitto. Tale offensiva ha avuto effettivamente inizio lo scorso 4 giugno, come confermato dal ministero della Difesa russo, ma fino ad ora non sono arrivate notizie dei presunti travolgenti successi ucraini. Ebbene, a detta delle fonti russe, tale inarrestabile avanzata dell’esercito di Kiev si sarebbe risolta in un (quasi) nulla di fatto, se non per la distruzione dell’impianto idraulico della centrale idroelettrica di Kachovna, con conseguente allagamento delle aree circostanti e gravi conseguenze per la popolazione civile e l’ambiente.

Naturalmente, come ad ogni fallimento degli ucraini, i media occidentali faranno finta di nulla, esattamente come accaduto in occasione della perdita della città strategica di Artëmovsk (Bachmut per gli ucraini). Tuttavia, le parole di Vjačeslav Volodin, presidente della Duma di Stato, non sembrano lasciare spazio ad interpretazioni: “È il secondo giorno della controffensiva del regime di Kiev“, ha scritto il numero uno dell’organo legislativo russo lo scorso 5 giugno. “Nessun successo. Gli scopi e gli obiettivi non sono stati raggiunti. Le perdite sono enormi. Il piano Barbarossa-2 è fallito“. Con queste parole, Volodin ha voluto paragonare l’offensiva ucraina all’invasione nazista dell’Unione Sovietica, denominata appunto Operazione Barbarossa.

Giustamente, Volodin ha sottolineato che il fallimento di Kiev non è solamente imputabile alle forze ucraine e all’inefficace leadership di Volodymyr Zelens’kyj, ma anche alle forze occidentali che continuano a sostenere l’esercito ucraino con ingenti forniture militari: “Washington e Bruxelles hanno preparato e armato le forze del regime di Kiev. Hanno incoraggiato attacchi terroristici e sabotaggi contro i civili nel nostro Paese usando armi occidentali. Hanno trascinato gli Stati europei nella guerra, promettendo che l’offensiva del regime di Kiev avrebbe avuto successo“, ha affermato il presidente della Duma di Stato.

Secondo il tenente generale Igor Konašenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, l’offensiva ucraina avrebbe già subito ingenti perdite pari a circa 300 uomini e 16 carri armati: “Il 4 giugno, il nemico ha tentato senza successo di lanciare un’offensiva su larga scala nella direzione meridionale di Doneck“, ha spiegato il rappresentante del governo di Mosca. “L’esercito ucraino ha impiegato sei battaglioni meccanizzati e due di carri armati. Un danno considerevole è stato inflitto al nemico dalle operazioni attive delle unità del gruppo di battaglia Est, attacchi aerei e fuoco di artiglieria […] Il nemico non è riuscito a raggiungere i suoi obiettivi“.

Oltre a respingere l’avanzata ucraina nell’area di Doneck, i russi hanno inflitto gravi danni al nemico anche a Kupjansk, nell’oblast’ di Charkiv. Secondo lo stesso Konašenkov, un’offensiva aerea russa avrebbe distrutto un deposito di munizioni ed eliminato circa 90 soldati ucraini. “Fino a 90 membri del personale ucraino, tre veicoli corazzati da combattimento, due sistemi di artiglieria semovente Krab di fabbricazione polacca e un obice D-20 sono stati distrutti in quella direzione nelle ultime 24 ore“, ha riferito il generale. Inoltre, un deposito di munizioni della 60ma brigata di fanteria motorizzata dell’esercito ucraino è stato distrutto vicino all’insediamento di Malinovka, sempre nella regione di Charkiv.

Questa serie di disfatte potrebbe aver spinto Kiev ad optare per un nuovo atto di sabotaggio, questa volta colpendo la centrale idroelettrica di Kachovna. Secondo le fonti russe, infatti, si tratta di un un sabotaggio deliberato da parte ucraina, che potrebbe avere gravi conseguenze per i residenti della regione e per l’ambiente. Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino, ha definito inequivocabile che uno degli obiettivi di questo atto di sabotaggio fosse quello di privare la Crimea del proprio approvvigionamento acqua: “Apparentemente, questo sabotaggio è dovuto anche al fatto che, avendo lanciato operazioni offensive su larga scala due giorni fa, le forze armate ucraine non sono state in grado di raggiungere i loro obiettivi. Le loro operazioni sono in stallo“, ha detto il portavoce.

Questa versione è stata successivamente confermata anche dal ministro della Difesa, Sergej Šojgu, che ha fornito maggiori dettagli sul significato dell’atto di sabotaggio da parte ucraina: “Non avendo avuto successo nelle sue azioni offensive, per rafforzare il suo potenziale, il nemico intende trasferire unità ed equipaggiamenti da Cherson a l’area delle sue azioni offensive, indebolendo così in modo significativo le sue posizioni a Cherson“, ha spiegato Šojgu. Di conseguenza, le forze ucraine sulla riva destra del Dnepr hanno preso posizioni difensive, e l’attacco alla diga della centrale idroelettrica avrebbe anche lo scopo di impedire “operazioni offensive dell’esercito russo” in questa zona. Secondo Šojgu, si tratta indubbiamente di “un atto di sabotaggio su larga scala pianificato in anticipo dal regime di Kiev“.

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Di Giulio Chinappi - World Politics Blog

Giulio Chinappi è nato a Gaeta il 22 luglio 1989. Dopo aver conseguito la maturità classica, si è laureato presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’indirizzo di Scienze dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale, e successivamente in Scienze della Popolazione e dello Sviluppo presso l’Université Libre de Bruxelles. Ha poi conseguito il diploma di insegnante TEFL presso la University of Toronto. Ha svolto numerose attività con diverse ONG in Europa e nel Mondo, occupandosi soprattutto di minori. Ha pubblicato numerosi articoli su diverse testate del web. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo libro, “Educazione e socializzzione dei bambini in Vietnam”, Paese nel quale risiede tuttora. Nel suo blog World Politics Blog si occupa di notizie, informazioni e approfondimenti di politica internazionale e geopolitica.

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