“È un giorno di resistenza e di rivendicazione”, hanno affermato i gruppi che hanno organizzato l’azione “in difesa della democrazia, dei diritti dei lavoratori e del salario dignitoso”
Nella capitale della nazione, le strade erano per lo più vuote, con pochissimi trasporti pubblici. Molte scuole e banche hanno chiuso i battenti mentre la maggior parte dei negozi sono rimasti chiusi. La spazzatura è rimasta non raccolta.
I terminal ferroviari e portuali sono stati chiusi, mentre le agitazioni sindacali hanno costretto alla cancellazione di centinaia di voli, lasciando gli aeroporti semideserti. Alcuni autobus, di aziende che non hanno preso parte allo sciopero, circolavano al mattino, anche se con pochi passeggeri. Le auto circolavano, ma i livelli di traffico erano simili a quelli visti nei fine settimana.
Il porto di Rosario, che esporta l’80% della produzione agroindustriale nazionale, era quasi paralizzato nel bel mezzo della sua stagione più trafficata.
FONTE: Common Dreams