‘È vestita come una cameriera di Catanzaro … Sembra un terzino della Spal … oh povero ne.ro’. No, quelle di Feltri non sono battute, è razzismo

Il noto giornalista bergamasco, Vittorio Feltri, in un video commenta una foto dove ci sono tre neoeletti al Parlamento europeo. Le sue parole sono intolleranti e razziste. Ma per Lui è tutto ovvio è tutto, come gli farebbe dire Maurizio Crozza, ‘fattuale’.

Per l’opinionista del Giornale non conta che Ilaria Salis sia una parlamentare europea, che si sia fatta oltre un anno di carcerazione preventiva per un pestaggio a cui avrebbe partecipato e non importa se è stata condotta in un tribunale in catene come fosse un pericoloso serial killer. La sola colpa della giovane attivista è quella di essere antifascista. E questo, per il Consigliere regionale della Lombardia di FdI, basta ed avanza per farsi due risate. ‘..è vestita come una cameriera di Catanzaro …  spuntano due gambotte.. Il resto e, diciamo, piuttosto inguardabile’.

Poi schernisce Carola Rakete, anche Lei antifascista e soprattutto impegnata nel sociale. E’ bene ricordare che l’ambientalista tedesca ha una laurea in Scienze navali e trasporti marittimi, può comandare una nave, ‘ha conseguito un master in ‘conservation management’ presso la Edge Hill University in Inghilterra, parla cinque lingue straniere’. Ma per Feltri non basta. La sua colpa principale è quella di aver partecipato negli anni scorsi al salvataggio dei migranti che tentavano di attraversare il Mediterraneo. ‘Ha un vestito che non è un vestito … Due gambe piene di peli …. Sembra un terzino della Spal’. E giù risate.  

Tra le due parlamentari ci sono Mimmo Lucano e un giovane di colore. Ma per Feltri quest’ultimo è ‘ne.ro riccioluto .. povero ne.ro … oh povero ne.ro’Termine ripetuto tre volte nella stessa frase e non è casuale.

Quelle di Feltri non sono battute, è razzismo. È riuscito in due minuti a denigrare i meridionali, le donne, i camerieri, i parlamentari europei, gli antifascisti, i cooperanti e le persone di colore. 

Se questo è il suo linguaggio in pubblico, chissà come sarà quello in privato.

Di Giovanni Pulvino (REDNEWS)

Insegno Scienze giuridiche ed economiche dal 1993. Dopo tanti anni di supplenze sono passato di ruolo nel novembre del 2015. In quel periodo il portale web di Tiscali dava agli utenti la possibilità di esprimersi tramite le ‘Socialnews’. Ed è cosi che nel luglio del 2012 ho iniziato a scrivere articoli raccontando le vicende dei precari storici della scuola. Per un anno ho collaborato anche con ComUnità del portale Unità.it. Successivamente, per integrare e proseguire quell’esperienza durata oltre 3 anni, ho creato REDNEWS (28 giugno 2015), un ‘blog di cronaca, informazioni e opinioni dal profondo Sud’. Il mio scopo era ed è quello di dare voce a chi è escluso dalla società, in particolare i disoccupati, i precari, i pensionati al minimo. Nello stesso tempo intendo esprimere il punto di vista di chi vive nel Meridione, terra che è regolarmente esclusa oltreché dal benessere economico anche dai circuiti d’informazione nazionali. La linea editoriale del blog può essere riassunta con le parole scritte nel IV secolo a.C. dal poeta e drammaturgo greco Sofocle: ‘L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo’.

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